Stangata conti correnti: un’analisi condotta da Banca d’Italia sul costo dei conti ha messo in evidenza che le spese di gestione sono cresciute del 10%.

Rispetto allo scorso anno la spesa per la gestione di un conto corrente bancario o postale è cresciuta di oltre 9 euro. Nel corso degli ultimi cinque anni, le spese di gestione di un conto corrente sono aumentate di oltre 30 punti percentuali. Per mantenere un conto corrente si spendono in media un centinaio di euro all’anno. I conti correnti online sono molto più convenienti: è quanto emerge dall’indagine condotta da Banca d’Italia.

Stangata Conti correnti: i costi di gestione incrementeranno del 10%

Un’indagine condotta da Banca d’Italia ha messo in evidenza che i costi di gestione di un conto corrente bancario sono aumentati di quasi dieci euro. Un correntista spende in media circa un centinaio di euro per gestire un conto corrente. L’incremento delle spese di gestione di un conto corrente è correlato sia all’aumento dei costi fissi sia all’incremento dei costi variabili. L’incidenza dei costi fissi sull’ammontare totale delle spese di gestione è pari ad oltre il 63%, mentre l’incidenza di quelli variabili è pari al 37% dell’incremento complessivo.

Nel corso degli ultimi cinque anni i costi di gestione dei conti correnti sono saliti in modo sensibile: ad incidere sono soprattutto le spese fisse. Gli incrementi dei costi di gestione dei conti correnti sono stati definiti

“rincari spropositati e ingiustificati”.

La spesa di gestione dei conti correnti è arrivata a superare il livello inflattivo, che negli ultimi cinque anni ha registrato una crescita di oltre 11,5 punti percentuali. Anche per l’anno 2024 si attendono ulteriori rincari dei costi per i servizi bancari e finanziari.

Non sono solo i dati di Banca d’Italia, ma anche Codacons ha denunciato che i conti correnti sono sempre più cari: cinque anni fa la gestione di un conto corrente bancario comportava l’esborso di circa 80 euro all’anno. Due anni fa la spesa per la gestione di un conto corrente è arrivata ad oltre 100 euro all’anno.

Le tariffe per la gestione di un conto corrente sono incrementate di oltre 30 punti percentuali. Gli aumenti sono maggiori se si considera anche il pagamento dell’imposta di bollo sui conti correnti di importo superiore ai 5mila euro.

Stangata Conti correnti: i conti online sono più convenienti

La digitalizzazione dei servizi bancari e l’apertura dei conti correnti online da parte dei correntisti avrebbero dovuto portare ad una riduzione generalizzata dei costi in capo agli intermediari bancari. La realtà è stata differente da quanto auspicato: i dati di Banca d’Italia e del Codacons dimostrano che non c’è stato alcun abbattimento dei costi di gestione dei conti correnti bancari.

Contrariamente abbiamo assistito ad un’impennata delle spese di gestione dei conti correnti. L’indagine di Bankitalia ha messo in evidenza che i conti online costano molto meno rispetto a quelli tradizionali. Se il conto corrente tradizionale comporta il sostenimento di un costo pari a oltre 100 euro, quello online comporta un esborso pari a 34 euro all’anno.

Anche i conti correnti online hanno subito un rincaro, ma piuttosto contenuto e pari allo 0,7% contro il 10% del conto corrente tradizionale. Anche i conti correnti postali hanno subito un lieve incremento.

Quali sono i migliori conti correnti per gennaio 2024?

In vista dei rincari dei costi di gestione dei conti correnti bancari, ci sono interessanti offerte da valutare per chi desiderasse aprire un conto corrente. Secondo Facile.it, i migliori conti correnti per il mese di gennaio 2024 sono:

  • conto corrente BBVA, che offre un canone gratuito online, bonifici gratis SEPA e prelievi gratis a partire da 100 euro,
  • conto corrente UniCredit (My Genius Green), che offre il canone gratuito, carta di credito pari a 43 euro all’anno, bonifici gratis in area SEPA e prelievi gratuiti,
  • conto corrente Buddybank, che offre il canone gratuito, carta di credito a 30 euro, bonifici e prelievi gratuiti.