Condannava l’aborto, sostenendo non possa rappresentare un diritto neanche in seguito a uno stupro, il convegno tenuto ieri alla Camera dal Centro Studi Machiavelli per la presentazione del libro dal titolo “Biopoetica. Breve critica filosofica all’aborto e all’eutanasia“. A prenotare la sala e dare la sponda all’evento il deputato leghista Simone Billi, che oggi però si è dissociato, precisando: “Io non ero presente”. Durissimi ora i commenti dall’opposizione.

Bufera sul convegno alla Camera contro l’aborto, l’opposizione: “Vergognoso”

Quanto uscito oggi su alcuni mezzi stampa non rappresenta né la mia, né tanto meno la posizione del partito – è stata la difesa di Billi – La Lega, da sempre, si è battuta per la libertà di espressione delle donne e quanto riportato è falso. Personalmente credo nella libertà di scelta e, soprattutto, le donne vittime di violenza non possono essere utilizzate e strumentalizzate. Ribadisco ancora una volta che le donne devono poter decidere autonomamente. Io non ero presente al convegno e, se fossi stato presente, avrei sicuramente portato avanti le mie tesi.

Nelle videointerviste raccolte dall’inviato di Tag24 Lorenzo Brancati, la prima a rispondergli è la deputata di Alleanza Verdi e Sinistra Elisabetta Piccolotti.

Ieri, al convegno patrocinato dalla Lega alla Camera, sono state dette cose aberranti. La prima è che l’aborto sarebbe sempre sbagliato anche in caso di stupro e la seconda sarebbe che la donna non è pienamente libera di decidere sul proprio corpo perché c’è un diritto del padre a decidere sul corpo delle donne. Ecco: siamo di fronte a una barbarie. Noi vogliamo sapere se le donne del centrodestra condividono e soprattutto vogliamo che la presidente Giorgia Meloni ponga fine a queste continue campagne contro le donne e contro l’aborto che in Italia è un diritto conquistato con tanta fatica.

Boccia: “Regressione culturale della destra”. Zan: “Se Billi era assente è comunque grave”

Concisa ma chiara la chiosa del capogruppo del Pd in Senato, Francesco Boccia:

È la regressione culturale in cui ci sta portando questa destra su diritti universali e sacrosanti come quello dell’aborto. Il Paese non va indietro. La destra sì, ma il Paese no.

Oltre a Piccolotti, a chiedere provvedimenti è il deputato del Pd Alessandro Zan.

Negare l’aborto anche in caso di stupro è cosa assurda e violenta. Spero che intervenga anche il presidente della Camera, perché non è accettabile che in un’istituzione laica si dicano certe mostruosità, soprattutto ai danni della donna. Spero che anche i leghisti disconoscano questa iniziativa.

A disconoscerlo dovrebbe essere stato lo stesso Billi, aggiungendo appunto di non aver preso parte all’evento. Zan è categorico:

È altrettanto grave. Dai il patrocinio, prenoti la sala e non ti rendi conto dei relatori che intervengono? Potrebbe valere anche, per esempio, per dei nazisti che vengono alla Camera per dire cose contro gli ebrei. Non ci credo, non è plausibile né credibile.

A Roma i convegni alla Camera, a Milano i volantini in chiesa. Come ha raccontato di recente Tag24.