Angelina Jolie truffa da 50mila euro suo malgrado? Succede anche questo quando sei una star di Hollywood famosa in tutto il mondo. La tua immagine pubblica ha una sua forza e, a volte, questa forza viene usata con scopi poco benevoli da malfattori. Questa volta ne ha fatto le spese un italiano che ha perso questa cifra importante credendo di interagire con l’ex moglie di Brad Pitt. Quando l’ha scoperto era troppo tardi. Ecco come sono andati i fatti riportati dal quotidiano La Nazione.

Angelina Jolie truffa da 50mila euro, la cronaca

La notizia è certa. Un uomo di La Spezia di circa quarant’anni ha perso 50mila euro in un imbroglio sul web organizzato da alcuni esperti criminali. Aveva iniziato a chattare tramite Facebook con un sedicente profilo della storica interprete di “Ragazze interrotte”, che da poco ha ritrovato l’amore con Akala, e, ad un certo punto, ha accettato la proposta della presunta attrice di vendergli la sua auto. L’epilogo è stato tutt’altro che felice: in cambio dei soldi, infatti, ha ricevuto “solo” il video dell’imbarco sulla nave della vettura che da noi non è mai giunta. La Polizia Postale ha subito capito che si trattava di una truffa online. 

Chi c’è dietro all’inganno

 Come era facile intuire, la vera Angelina Jolie non era dietro a quel profilo Messenger che invece era gestito, secondo le Forze dell’Ordine, da “dei truffatori del Centro-Africa, che una volta intascati i soldi, sono spariti“. E il truffato come ci è rimasto? Lo spiega La Nazione con queste parole:

“L’uomo che credeva di avere agganciato la celebre interprete di Lara Croft, non ha potuto fare altro che denunciare l’accaduto alla Polizia Postale. Con ben poche speranze di riavere i suoi soldi.”

Il monito

La truffa da 50mila euro legata all’immagine di Angelina Jolie offre l’occasione alla Polizia Postale di mettere in guardia tutti specificando che il crimine informatico si va specializzando ed è in continua evoluzione. Le tecniche sono molte: c’è il classico sms telefonico che invita a cliccare su un link bancario e a inserire i dati del proprio conto che vengono poi trafugati informaticamente, fino allo spoofing, che è un sistema che permette di clonare un numero di telefono conosciuto, per esempio quello della questura, per spingere l’ignara vittima a fidarsi dell’interlocutore.

Un altro fenomeno a rischio, e in gran crescita, sono i casi di truffe legati al trading finanziario:

“Si parte con piccoli investimenti da 150-200 euro e poi si convince la vittima ad aumentare l’impegno, mostrando, attraverso delle app create ad arte, i fantomatici guadagni che vengono accumulati. Di solito la truffa diventa palese nel momento in cui l’utente chiede di poter prelevare. Ci può cascare chiunque, a noi è capitato anche direttore di banca in pensione.”

Chi c’è dietro alla truffa da 50mila euro di Angelina Jolie? Come spesso accade, alle spalle delle truffe online, spesso c’è la criminalità organizzata che ha ormai capito che noi tutti viviamo più nella realtà virtuale che in quella fisica. La vera Angelina Jolie è impegnata nelle riprese del film sulla Callas… se scoprisse cosa si fa col suo nome, potrebbe fare un acuto a livello della divina cantante.