Terremoto nel Principato di Monaco in seguito alla pubblicazione di un’inchiesta realizzata dal quotidiano francese Le Monde. I conti della famiglia Grimaldi diventano di pubblico dominio dopo che lo storico contabile di corte, Claude Palmero, ha consegnato alla redazione parigina i quaderni segreti sui quali ha appuntato per più di vent’anni le entrate e le uscite di denaro dalle casse dello Stato monegasco. Licenziato in tronco lo scorso giugno poiché non più gradito ai vertici familiari, il funzionario 67enne ha cercato vendetta, diffondendo le spese folli e i maneggi economici di uno dei casati più antichi e ricchi del mondo. Secco il commento di Alberto di Monaco: “Palmero dimostra la sua vera natura e poco rispetto per il Principato”.

Scandalo a corte: i conti del Principato di Monaco resi pubblici da un’inchiesta di Le Monde

Claude Palmero si è occupato per più di vent’anni dei conti della famiglia Grimaldi. L’incarico gli fu affidato nel 2001, alla morte del padre André, a sua volta amministratore dell’allora principe in carica, Ranieri III. Il suo ruolo non si limitava però a gestire la contabilità dei membri dell’antico casato, ma si estendeva anche a quello di consigliere, prodigo nel preservare le risorse economiche di casa, proteggendole dall’indole spendacciona dei suoi abitanti.

Un consiglio di troppo rispetto alle abitudini dissennate dei principi avrebbe determinato la sua cacciata da Palazzo. Licenziato in tronco lo scorso giugno con l’accusa di appropriazione indebita, Palmero ha deciso di rendere pubbliche le finanze dello Stato a cui aveva giurato fedeltà, consegnando a due giornalisti investigativi di Le Monde, Gérard Davet e Fabrice Lhomme, i suoi quaderni segreti, sui quali appuntava minuziosamente le spese di Alberto, Charlène e familiari tutti. Prima di innescare il caso mediatico, il funzionario si è rivolto alla Corte europea dei diritti dell’uomo considerando il licenziamento ingiusto e le accuse di corruzione infondate.

Spese folli e confusione tra conti personali e di Stato: i Grimaldi sotto accusa

Il quadro che viene fuori dall’inchiesta giornalistica, pubblicata su Le Monde in quattro puntate con il titolo “Monaco, i quaderni segreti”, racconta di una contabilità promiscua, dove le esigenze della famiglia spesso vengono soddisfatte rischiando di confondersi con la contabilità pubblica dello Stato monegasco. Si viene così a sapere che la principessa Charlène fa richieste esorbitanti, come 77 mila euro cash, l’affitto di una seconda villa in Corsica, un cuoco personale pagato 300 euro al giorno, mentre la colf filippina viene stipendiata in nero. Tutte spese con commenti a margine dello stesso Palmero, sbalordito dalle necessità eccessive.

Charlène resta sicuramente in cima nella classifica delle signore di casa Grimaldi con più risorse economiche. La sua dotazione annua infatti ammonta a 1,5 milioni di euro, seguita da Carolina di Monaco con 900mila euro e dalla “piccola” di casa, la sorella Stefania, con i suoi 800mila. L’ex contabile ha poi dovuto anche esporsi in prima persona, intestandosi diverse proprietà immobiliari in Francia in modo da non far pagare le tasse ai Grimaldi.

Il signor Palmero, forse credendo di essere amministratore a vita, ha contestato in tribunale la mia decisione di allontanarlo, attaccandomi personalmente e in termini offensivi. I suoi attacchi a me, allo Stato e alle sue istituzioni dimostrano la sua vera natura e quanto poco rispetto abbia in realtà per il Principato

Alberto di Monaco

Non ho mai preso un centesimo. Smentisco tutte le accuse al 100 per cento. Non sono né corrotto né ladro, tutte cose inverosimili di cui la famiglia principesca, alla quale mi sono dedicato per due decenni, mi accusa ingiustamente

Claude Palmero