Scopriamo senz’altro l’acqua calda se scriviamo che un’Olimpiade non si organizza dall’oggi al domani e che, a livello di sicurezza, soprattutto in un Paese duramente colpito dal terrorismo come la Francia, la soglia di attenzione sia altissima. Ciò che però sta accadendo a Parigi, a sei mesi dai Giochi 2024 in programma dal 26 luglio all’11 agosto, sta sollevando non poche polemiche. “L’Equipe” scrive di scioperi della polizia e di quella che sembra una vera e propria “stretta sui senzatetto“, “invitati” a lasciare la capitale (qualcuno dice più semplicemente cacciati) per entrare in centri di accoglienza temporanea realizzati in altre regioni.

Olimpiadi di Parigi 2024, polemiche sulla sicurezza e sulla questione senzatetto

Ad alto rischio viene anzitutto classificata la cerimonia d’apertura. A dispetto della tradizione olimpica che la vorrebbe confinata in uno stadio, a Parigi sarà infatti una gigantesca sfilata sulla Senna. Il “piano A”, scrivono Oltralpe per ricordare che sono belle e pronte alternative. Totale degli agenti di polizia avvisati già da Natale dal ministero degli Interni: 45.000, quando normalmente se ne impiegano 30.000 per garantire la copertura di due settimane. Il che comporta problemi logistici di non facile risoluzione, al di là delle ferie estive a cui i poliziotti hanno comunque diritto.

Provocatoriamente, le forze dell’ordine hanno dato vita a una propria “cerimonia inaugurale”. È accaduto il 10 gennaio scorso, quando più di 200 agenti provenienti dalla sola Île-de-France, la regione con Parigi capoluogo, hanno manifestato su quattro autobus a due piani. Lo scorso 18 gennaio, l’ironia ha lasciato invece spazio a una massiccia presa di posizione: un “giovedì nero” di scioperi.

Rischio altissimo già per la cerimonia inaugurale, mentre è nato un collettivo chiamato “Il rovescio della medaglia”

Per quanto concerne l’argomento senzatetto, le organizzazioni che quotidianamente si occupano di fornire aiuti e assistenza hanno stimato 3.329 persone che hanno lasciato Parigi solo nel 2023. È nato anche un collettivo per evidenziare l’emergenza sociale, è composto tra gli altri dalla Caritas, e ha scelto il nome di “Le revers de la médaille“, “Il rovescio della medaglia“.

A sei mesi dall’appuntamento olimpico e tre mesi dopo l’enorme successo dei Mondiali di rugby, sono dunque in molti a invocare soluzioni. Ci sarebbe anche la questione dei prezzi esorbitanti anche solo per avvicinarsi a Parigi nelle due settimane dei Giochi. No, non è affatto facile organizzare un’Olimpiade. E affrontarne le conseguenze.

Delle imponenti misure di sicurezza a Parigi 2024, Tag24 vi parla dallo scorso novembre.