Indipendentemente dal contesto, dalla circostanza, dal periodo o dalla stagione, menzionare Sanremo significa parlare del Festival, un legame immediato ed eterno. Questa incantevole località costiera in provincia di Imperia è il crocevia di incontri, culture, storie e, soprattutto, di musica. Ma perché la città si chiama Sanremo?
Perché la città si chiama Sanremo?
Il nome “Sanremo” si scrive esattamente così, tutto attaccato. Sebbene possa sembrare che derivi da un Santo di nome Remo, la risposta è in parte affermativa. Infatti, non esiste un Santo chiamato Remo, ma c’è San Romolo, vescovo di Genova nel V secolo e successore di San Siro.
Secondo gli storici, San Romolo è strettamente legato a Villa Matutiae, corrispondente all’attuale Sanremo. Le fonti ufficiali indicano che il Santo morì in questa città durante una visita pastorale. Leggende suggeriscono che, per sfuggire alle invasioni longobarde, San Romolo si rifugiò in una grotta nell’entroterra sanremese, ai piedi del Monte Bignone.
La morte di San Romolo a Villa Matutiae generò leggende e storie miracolose, attribuendogli numerosi prodigi in città. La grotta divenne un luogo di pellegrinaggio.
Il cambio del nome nel X secolo
Nel X secolo, la città decise di cambiare il nome in onore del Santo: da Villa Matutiae a Civitas Sancti Romuli. Nel corso del tempo, l’abbreviazione dialettale “San Roemu” si trasformò in San Remo. Nel XX secolo, fu ufficialmente stabilito che il nome completo della città della Riviera dei Fiori fosse Sanremo.
La discussione sul nome venne temporaneamente accantonata durante la Seconda Guerra Mondiale e nel 1992, sulla Gazzetta Ufficiale, apparve il nome “Sanremo” tutto attaccato. Da allora, la denominazione ufficiale della città è rimasta invariata.
Quanto a San Romolo, gli è stata dedicata una frazione nella zona collinare, proprio dove si trova la grotta in cui il Santo si rifugiò, ora trasformata in una piccola chiesa.