I nodi rappresentano un aspetto essenziale per le blockchain. È proprio grazie ad essi che le reti sono in grado di conseguire un determinato grado di decentralizzazione e una gestione efficace delle operazioni che avvengono al loro interno. In pratica si tratta di computer integrati in una specifica rete regolarmente ricompensati per il livello di lavoro svolto sotto forma di fornitura di servizi.

Tra di essi, però, ce ne sono alcuni che rivestono un’importanza maggiore. Stiamo parlando dei cosiddetti Masternode, cui sono affidate funzioni di maggior rilievo, quelle necessarie per il mantenimento di stabilità ed efficienza del sistema. Anche in questo caso, il lavoro condotto viene premiato sotto forma di criptovaluta, inteso come un incentivo per il mantenimento in sicurezza della rete.

Masternode: cos’è e a cosa serve

I Masternode, indicati anche come sistemi di validazione collegati, sono server che si occupano di svolgere lavoro utile a facilitare le transazioni. In questa veste vanno a differire in maniera significativa dai nodi normali in quanto sono chiamati all’esecuzione di mansioni fondamentali. Cui aggiungono la disponibilità di funzionalità più evolute. In particolare, grazie ad essi la blockchain che li ospita è in grado di conseguire:

  • transazioni dirette, più rapide e caratterizzate da livelli più alti di riservatezza, grazie alla funzionalità nota come InstantSend;
  • la possibilità di avere un ruolo di rilievo nei processi di voto che avvengono all’interno della rete;
  • l’Implementazione di un sistema di bilancio e tesoreria sulla blockchain.

I Masternode, quindi, sono caratterizzati dal ruolo che svolgono all’interno della catena, che assegna ad essi un carico maggiore di responsabilità, rispetto ai nodi normali. Non sono concepiti per propagare i blocchi destinati al processo di convalida, bensì per dare vita alla convalida stessa. A questo primo compito essenziale, ne aggiungono poi altri collegati ai processi decisionali e amministrativi.

Come funzionano i Masternode e quanto guadagnano

Per quanto concerne il loro funzionamento, i Masternode presentano molti punti di contatto con il mining Proof-of-Work. Tra le differenze, però, ce n’è una sostanziale: mentre il minatore provvede alla creazione di nuovi blocchi e alla loro aggiunta alla catena, il Masternode garantisce la transazione raggiungendo un determinato grado di consenso con i suoi omologhi. Una volta raggiunto tale consenso, la transazione viene ricondotta sulla blockchain, con la pratica estromissione dei miner più lenti dal processo in atto.

Altra differenza rilevante con i minatori è poi quella relativa ai macchinari necessari per lo svolgimento dell’attività. In questo caso, infatti, non è richiesto hardware dedicato. Ne derivano costi più contenuti, tali da rendere conveniente ricoprire tale mansione all’interno di una rete.

I Masternode funzionano inoltre su base collaterale, obbligando gli operatori interessati all’abilitazione di un nodo al blocco di una determinata quantità di token a garanzia. La retribuzione per questa mansione si concretizza sotto forma di un reddito proporzionale all’importo investito, il quale viene distribuito in base a quanto disposto dal regolamento in vigore sulla blockchain.

La retribuzione di un Masternode può variare da rete a rete. Nella maggior parte dei casi si possono raggiungere migliaia di euro, ma il guadagno deve anche essere rapportato all’investimento iniziale. In alcuni casi, infatti, il quantitativo di token che è necessario bloccare comporta un impegno finanziario consistente. Nel caso di DASH, ad esempio, tale quantitativo è pari a mille token, ovvero circa 28mila dollari alla quotazione attuale.

A questo primo svantaggio, ne vanno poi aggiunti altri due:

  • la complessità delle operazioni di installazione e manutenzione, tali da presupporre competenze in termini di programmazione non proprio secondarie. Rese necessarie anche dalla possibilità di attacchi di pirateria informatica;
  • l’obbligo di assicurare una presenza continua, lungo l’intero arco della giornata. In pratica chi assume il ruolo di Masternode deve essere presente 24 ore al giorno, con una tolleranza massima di un’ora di irraggiungibilità al giorno.

Prima di prendere in considerazione l’ipotesi di impegnarsi in tale veste, quindi, gli interessati dovrebbero riflettere attentamente sui vantaggi e gli svantaggi ad essa collegati.