Com’è morta Dora Lagreca? Si è suicidata oppure, come sostengono i familiari, dietro alla sua morte potrebbe nascondersi altro? C’entra qualcosa il fidanzato Antonio Capasso? Sono solo alcuni degli interrogativi che ancora ruotano attorno alla vicenda della 30enne originaria di Montesano sulla Marcellana, nel Salernitano, trovata senza vita ai piedi della palazzina in cui viveva a Potenza dopo essere precipitata da un balcone al quarto piano nell’ottobre del 2021.

Com’è morta Dora Lagreca? I sospetti sul fidanzato Antonio Capasso

La sera dell’8 ottobre Dora Lagreca aveva cenato fuori casa insieme all’allora fidanzato Antonio Capasso. Quando erano rientrati, stando a quanto avrebbe raccontato lui più tardi, avevano iniziato a litigare, rivolgendosi accuse reciproche per motivi mai del tutto chiariti.

Poi lei, secondo l’uomo, gli aveva dato uno schiaffo (perdendo un’unghia) ed era corsa, nuda (perché in procinto di lavarsi), verso il balcone della casa che condividevano a Potenza, aprendo la porta finestra e lanciandosi nel vuoto.

I soccorsi intervenuti dopo la chiamata di Capasso – che nel frattempo era sceso a controllare se stesse bene, coprendola con una camicia – l’avevano in fin di vita. Da loro i familiari avevano appreso la terribile notizia: Capasso, pur conoscendoli bene, non se l’era sentita, infatti, di avvisarli in prima persona.

I risultati dell’autopsia

Stando ai risultati dell’autopsia, la 30enne sarebbe morta a causa dell’emorragia “massiva” subita dopo la rottura di un’arteria e per le lesioni multiple riportate dopo aver fatto un volo di diversi metri ed essere atterratta con violenza sul terreno.

Da poco aveva iniziato a lavorare come assistente scolastica in una scuola di Tito, trasferendosi da Montesano sulla Marcellana, il piccolo paese del Salernitano in cui era nata, per avvicinarsi al fidanzato 29enne, conosciuto circa un anno prima sui social.

Era innamorata di lui e della vita: secondo i suoi familiari non avrebbe mai potuto uccidersi. Per questo, nel corso di sei anni, più volte si sono chiesti se Capasso – nel frattempo iscritto nel registro degli indagati per istigazione al suicidio – abbia raccontato tutta la verità su quanto accaduto in casa loro.

Secondo le amiche della giovane, i rapporti tra i due erano tutt’altro che distesi: intercettate dai microfoni dei cronisti, avevano raccontato di come il ragazzo fosse geloso. Ma avevano anche avanzato delle domande sul fatto che Dora fosse nuda, chiedendosi come fosse possibile che si fosse spogliata se davvero, come Capasso ha sempre sostenuto, stavano avendo una discussione.

Le ultime notizie sulle indagini

Diversi aspetti non tornano. Stando agli accertamenti effettuati dai periti nominati dai legali della famiglia, gli avvocati Renivaldo Lagreca e Cristiana Coviello (nominata con il supporto dell’Associazione Penelope, fondata da Gildo Claps), sul corpo della ragazza ci sarebbero “segni di colluttazione antecedenti alla caduta”, avvenuta mentre aveva “il volto rivolto verso l’appartamento e la schiena verso il vuoto”, non il contrario, come sostenuto fin dall’inizio dal fidanzato.

La Procura ha chiesto l’archiviazione del caso, ma, alla luce delle ultime notizie, i familiari della vittima si sono opposti, chiedendo che si continui ad indagare. “Vogliamo la verità […], siamo convinti che non si tratti di un suicidio”, continuano a ripetere.

La storia di Dora e la loro storia, costellata di appelli per la giustizia e di ricerche, ne riporta alla mente altre. Si pensi a quella di Liliana Resinovich, la pensionata di 63 anni scomparsa nel dicembre del 2021 e trovata morta più di venti giorni dopo, a gennaio, nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico San Giovanni di Trieste. Si era subito pensato che potesse essersi suicidata. I familiari, però, hanno chiesto di continuare ad indagare, per escludere che – come temono – sia stata uccisa.