Il testo del Ddl sulla trasparenza nelle operazioni commerciali legate alla beneficenza sarà discusso oggi in seno a una riunione preparatoria al Consiglio dei ministri di giovedì. Come annunciato nei giorni scorsi dalla premier Giorgia Meloni, la bozza del provvedimento definisce nel dettaglio un ambito che fino ad oggi permetteva a influencer e volti noti di essere partner in campagne a scopi benefici senza che ci fosse un’adeguata normativa in materia. Inevitabile, il collegamento con la vicenda che ha coinvolto Chiara Frerragni nelle ultime settimane relativa alla sponsorizzazione di pandori, uova pasquali e bambole. Ecco tutte le novità che la legge introdurrà una volta approvata.
Ddl beneficenza sul tavolo di lavoro del Cdm: dal caso Ferragni alle sanzioni previste, ecco tutte le novità
Il caso che ha sconvolto la vita, social e privata, di Chiara Ferragni ha acceso la miccia per una discussione politica sulla normativa in tema di trasparenza nelle operazioni commerciali volte alla beneficenza. Oggi, mercoledì 24 gennaio, la bozza di un testo di legge sulla materia verrà vagliato in una riunione preparatoria alla discussione di domani in seno al Consiglio dei ministri.
Lo scorso 10 gennaio, l’Agcom già aveva stilato delle linee guida che obbligassero gli influecer e content creator a rispettare il Testo unico sui servizi media audiovisivi. Adesso il governo, spinto dalla premier Giorgia Meloni, interviene in modo netto per sopperire al vuoto normativo.
Il disegno di legge introdurrà diverse novità. In primis, l’obbligo di indicare sui prodotti le finalità dei proventi e il destinatario della beneficenza, l’importo o la quota destinati a quel fine. In caso di omissione, le sanzioni partiranno da un minmo di 5mila euro fino a un massimo di 50mila. Se il comportamento omissivo è reiterato, è prevista la sospensione dell’attività da un mese e fino a un anno, a seconda della gravità della violazione.
Sanzioni e sospensione attività: a decidere sarà l’Antitrust
l’Antitrust sarà l’autorità competente a comminare le sanzioni. Prima della messa in commercio dei prodotti, i soggetti coinvolti dovranno indicare all’Autorità tutte le informazioni obbligatorie per legge, tra cui la data entro la quale versare la quota destinata alla beneficenza. Il produttore ha tempo tre mesi dal termine indicato per effettuare il versamento dell’importo a scopo benefico.
In caso di violazioni accertate, verrà data ampia visibilità dei provvedimenti sanzionatori disposti dall’Autorità. Come si legge esplicitamente sulla bozza del Ddl, l‘Antitrust infatti ha la facoltà di pubblicare tali informazioni “su una apposita sezione del proprio sito internet istituzionale, sul sito del produttore o del professionista destinatario della sanzione, su uno o più quotidiani, nonché mediante ogni altro mezzo ritenuto opportuno in relazione all’esigenza di informare compiutamente i consumatori a cura e spese del produttore o del professionista”.