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Guerra a Gaza, venerdì la prima sentenza della Corte dell’Aia sull’accusa di genocidio ad Israele. Continuano le proteste per la liberazione degli ostaggi

Giorno 110 della guerra a Gaza. Come riportato dal Wall Street Journal, rappresentanti di Hamas hanno riferito di essere pronti a discutere la liberazione di alcuni ostaggi in cambio di una “tregua significativa” del conflitto. Intanto le forze statunitensi hanno distrutto due missili antinave Youthi nello Yemen.

Hamas sarebbe pronta a trattare la liberazione di alcuni progionieri, mentre la guerra continua a provocare vittime. Gli USa hannod chiarato di aver colpito i missili Houthi per “legittima difesa”. Tutti gli aggiornamenti di oggi mercoledì 24 gennaio 2024

Doha, accuse pesanti al premier israeliano: “Pensa solo alla sua carriera politica”

21:23

Già l’Egitto si era lamentato oggi pomeriggio e da Doha rincarano la dose: la liberazione degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas è ostacolata da Benjamin Netanyahu.

Il premier israeliano aveva accusato il Qatar di essere un interlocutore problematico. Dal ministro degli esteri qatarino giunge questa precisazione:

Da mesi, e dopo il successo della mediazione dello scorso anno che ha portato al rilascio di oltre cento ostaggi, il Qatar è impegnato in un dialogo regolare con le parti negoziali, comprese le istituzioni israeliane, nel tentativo di stabilire il contesto per un nuovo accordo sugli ostaggi e l’ingresso immediato degli aiuti umanitari a Gaza. Invece di preoccuparsi delle relazioni strategiche del Qatar con gli Stati Uniti, speriamo che Netanyahu decida di operare in buona fede e di concentrarsi sul rilascio degli ostaggi“.

Accuse di genocidio, venerdì prima sentenza della Corte Aia

20:23

Questo venerdì la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia, alle 13 italiane, potrebbero emanare o meno un’ordinanza di emergenza contro Israele per proteggere i palestinesi.

Il Sudafrica aveva accusato lo stato israeliano di compiere un genocidio con le sue operazioni militari a Gaza. La Corte non si pronuncerà nel merito, perché per verificare o meno l’esistenza di un genocidio ci vogliono alcuni anni d’indagine.

Israele attacca le milizie di Hezbollah nel sud del Libano

19:07

Secondo fonti dell’esercito israeliano, l’area di Yaroun (sud del Libano) è stata attaccata dagli israeliani perché base di alcune milizie di Hezbollah.

Dall’Egitto: “Israele rifiuta ogni proposta di pace”

18:09

Il ministero degli Esteri egiziano ha riferito ad un quotidiano egiziano che Israele rappresenta l’ostacolo maggiore nel creare una trattativa di pace.

L’assenza di volontà politica israeliana impedisce il raggiungimento di qualsiasi accordo. Continuiamo a perseguire i nostri sforzi per giungere a un accordo. Intanto gli abitanti di Gaza vengono uccisi a causa di manovre politiche“.

L’Unicef lancia l’allarme: “Mezzo milione di bambini a Gaza non accedono all’istruzione”

18:09

L’Unicef ha pubblicato una serie di dati che mostrano l’impossibilità per 433 mila bambini a Gaza di accedere a qualunque forma d’istruzione a causa della guerra.

Fino all’8 gennaio i bombardamenti israeliani hanno distrutto almeno 270 scuole e reso impossibile il lavoro di 16mila insegnanti. Circa 5mila studenti e 227 insegnanti hanno perso la vita, mentre sarebbero molti i bambini a soffrire traumi psicologici a causa della difficile situazione a Gaza.

Il presidente turco Erdogan: “Iran e Turchia si preoccupano per la Palestina”

17:43

A margine dell’incontro dell’incontro ad Ankara col presidente iraniano Ebrahim Raisi, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato:

La Palestina costituisce la principale preoccupazione sia della Turchia che dell’Iran e i nostri due Paesi sono concentrati su questo. I nostri sforzi per i fratelli palestinesi continuano e lo abbiamo dimostrato con la partecipazione dei nostri ministri degli Esteri all’assemblea Generale Onu. Abbiamo inviato più di 30 mila tonnellate di aiuti umanitari a Gaza“.

L’esercito israeliano distrugge un tunnel di Hamas: era a 1,5km dal confine

17:18

L’IDF (Esercito israeliano) ha reso noto di aver distrutto un altro pezzo dell’infrastruttura sotterranea che permette ai terroristi di Hamas di spostarsi a Gaza.

Il tunnel, riferisce “The Times of Israel”, era lungo un chilometro e profondo 20 metri. Vi erano stati stipati razzi ed altre armi, permettendo di trasportarli dal nord al sud di Gaza.

Il tunnel distrutto era molto vicino al confine israeliano: solo 1,5km.

Tajani: “Bisogna allargare il confine fra Israele e Libano”

16:13

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani era in visita a Beirut, nella zona dove opera la missione internazionale dell’Unifil, che vede coinvolti anche soldati italiani:

Sosteniamo con grande impegno la proposta di allargare la distanza tra Hezbollah e Israele, sosteniamo la proposta statunitense di allontanare il confine di circa 7-8 chilometri per evitare qualsiasi tensione“.

Meloni, nessuna ambiguità su Israele. Lavorare a tregua

15:15

La premier Giorgia Meloni, rispondendo in aula alla Camera a un’interrogazione sulle inziative per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, ha detto di “essere stupita” che nell’interrogazione non sia stato citato l’attacco di Hamas del 7 ottobre, causa del conflitto.

Dobbiamo lavorare per promuovere una tregua, lavorare al rilascio degli ostaggi, rafforzare l’autorevolezza dell’Autorità nazionale palestinese, che è l’unico interlocutore possibile, coinvolgere gli organismi multilaterali a partire dall’Ue sull’ipotesi di gestione transitoria della Striscia di Gaza e su una seria road map per arrivare alla soluzione che condividiamo. Le immagini di guerra colpiscono tutti noi, per questo il governo italiano ha richiamato più volte la necessità di tutelare la popolazione civile

ha poi dichiarato, chiedendo che non ci siano “ambiguità” rifiuto al riconoscimento del diritto all’esistenza di Israele.

La presidente del consiglio ha poi riferito che bambini palestinesi arriveranno in Italia per delle cure.

Tajani, sì a due popoli due Stati

14:50

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è appena atterrato in Libano per la prima tappa della sua missione in Medio oriente.

Sono qui per incontrare i vertici libanesi, stasera sarò in Israele e poi vedrò l’Autorità palestinese. Il nostro obiettivo è quello di provocare una de-escalation e arrivare a una soluzione che preveda due popoli e due Stati

ha dichiarato ai giornalisti.

Tajani ha aggiunto che l’Italia sostiene la proposta di ampliare la linea di confine tra Libano e Israele, in modo da evitare gli attacchi di Hezbollah allo Stato ebraico.

L’auspicio è che si arrivi ad un accordo simile a quello raggiunto nel 2022 sui confini marittimi, ha spiegato, aggiungendo:

Bisogna lavorare con determinazione, è difficile in una situazione di tensione, ma non bisogna mai rinunciare alla via della diplomazia e della pace.

Houthi, via operatori umanitari Gb e Usa da Yemen

14:20
houthi yemen

I ribelli filo-iraniani Houthi hanno intimato agli operatori statunitensi e britannici dell’Onu e delle Ong internazionali di lasciare lo Yemen entro un mese.

Lo riferisce la Reuters. Usa e Gb hanno più volte attaccato postazioni Houthi, dopo i ribelli hanno preso di mira le navi commerciali nel Mar Rosso negli ultimi due mesi.

Esplosione vicino a nave nel Mar Rosso: non ci sono feriti né danni

14:05

 L’agenzia britannica per la sicurezza marittima (Ukmto) ha fatto sapere di un’esplosione avvenuta a circa 100 metri da una nave che si trovava a sud di al-Mukha, nello Yemen. Non ci sono stati feriti né danni.

Al-Sisi, Israele ostacola consegna aiuti a Rafah

13:58

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha annunciato in una nota l’arrivo di 100 bambini palestinesi in Italia, per essere curati in Italia.

La Difesa annuncia con piacere e un pizzico di orgoglio l’avvio dell’operazione per il trasporto di 100 bambini palestinesi e dei rispettivi familiari dalla Striscia di Gaza verso le strutture ospedaliere italiane. Il personale della Difesa è già all’opera, insieme a quello del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’ospedale Gaslini, per assicurare il trasferimento dei primi 30 bambini con un ponte aereo dell’Aeronautica Militare tra Italia ed Egitto, già a partire dai prossimi giorni. Altri 30 bambini con i loro accompagnatori arriveranno in Italia a fine gennaio, a bordo di ‘Nave Vulcano’ della Marina Militare che lascerà a breve il porto Al-Arish

ha scritto. Per poi aggiungere:

L’Italia è impegnata nel favorire la de-escalation del conflitto e aiutare la popolazione civile palestinese, che è vittima incolpevole dei terroristi di Hamas. Per questo motivo la Difesa intende inviare un ospedale da campo dell’Esercito per il  quale sono in corso colloqui con i principali paesi dell’area. L’Italia è stata l’unica Nazione ad essere impegnata in un grande sforzo umanitario insieme alla Francia e al Qatar e auspica che anche altri Paesi possano partecipare a una gara di solidarietà, anche in previsione del rientro di Nave Vulcano. Non si può rimanere indifferente di fronte a alla grave crisi umanitaria e questa gara è un dovere morale prima ancora che politico.

I bimbi verranno ricoverati in alcuni ospedali: Rizzoli di Bologna, Meyer di Firenze, Gaslini di Genova e Bambino Gesù di Roma. Personale medico dell’ospedale Gaslini è in Egitto. 

Usa a Cina: “intervenga su Iran per fermare Houthi”

13:05

Gli Stati Uniti hanno chiesto aiuto alla Cina per esortare l’Iran a tenere a freno i ribelli Houthi. L’appello, però, non sarebbe stato accolto.

Lo riporta il Financial Times, citando funzionari statunitensi.

Secondo la testata, il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan e il suo vice, Jon Finer, hanno discusso la questione negli incontri di questo mese con Liu Jianchao, capo del dipartimento di collegamento internazionale del Partito comunista cinese.

Netanyahu: Avanti fino alla vittoria, no a compromessi

12:35

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, parlando in occasione nel 75esimo anniversario della fondazione alla Knesset, ha sottolineato che Israele deve continuare a combattere fino a ottenere una vittoria “completa e assoluta”.

Il capo del governo ha sottolineato

che non c’è e non ci sarà mai alcun compromesso su questioni che riguardano la garanzia della nostra esistenza e del nostro futuro per generazioni.

Netanyahu ha poi aggiunto:

Hamas si illudeva che Israele fosse debole e si sarebbe spezzato sotto un attacco, ma questa è una guerra per la nostra casa. Deve concludersi con lo sradicamento dell’aggressività e del male dei nuovi nazisti. Colui che ha attaccato con stupri e omicidi si è procurato con le proprie mani una distruzione senza precedenti

ha aggiunto.

Leader opposizione Lapid a governo: vittoria non è solo uccidere Sinwar

12:10

Il leader dell’opposizione israeliana, Yair Lapid, ha parlato alla Knesset nel 75esimo anniversario della sua fondazione, affermando:

Israele vincerà la guerra, ma la vittoria non consiste solo nell’uccidere Sinwar. La vittoria sta nel diventare migliori. Migliori gli uni per gli altri, migliori come nazione… Dobbiamo fare un cambiamento.

L’ex premier ha criticato il governo guidato da Benjamin Netanyahu: sostiene che il premier dovrebbe indicare come intende procedere.

Secondo Lapid 

nella prima fase riporteremo indietro gli ostaggi perché questo è l’obiettivo più urgente. Nella seconda fase Hamas sarà disarmato. Non solo grazie alla nostra forza militare, ma anche perché abbiamo deciso e definito quale meccanismo dovrà sostituirlo. Perché non abbiamo solo tattica ma anche strategia

ha evidenziato.

Proteste a Tel Aviv: “Ostaggi a casa”

11:56

Alcuni manifestanti hanno bloccato l’incrocio tra le due arterie di Dizengoff e King George a Tel Aviv, nel centro della città.

In 150 chiedono che venga raggiunto un accordo sugli ostaggi. 

Hamas: bilancio arrivato a 25.700 morti

11:35

Il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, ha aggiornato il bilancio delle vittime, salito a 25.700.

Sono 63.740 feriti. Nelle ultime 24 ore almeno 210 persone hanno perso la vita.

Pagliarulo (Anpi): paragone tra Gaza e Shoah non regge

10:25

Il presidente dell’ANPI nazionale, Gianfranco Pagliarulo, ha dichiarato che “il paragone con la Shoah, per quanto orribile e spaventoso quello che sta facendo Netanyahu a Gaza, non regge”.

Lo ha detto a margine della commemorazione di Guido Rossa a Genova, rispondendo a una domanda sulle critiche ricevute dall’Anpi dopo il comunicato sulla Giornata della Memoria.

La Shoah fu un fenomeno particolare, centralizzato e organizzato dallo Stato con la volontà specifica di annientare un intero popolo e portò alla scomparsa di più o meno due terzi della popolazione ebraica. Un fenomeno di quel genere e di quelle dimensioni, in quel contesto storico, non mi pare che sia corretto paragonarlo alla cosa pur terrificante che sta succedendo oggi a Gaza

sono le sue parole. Il paragone su queste cose è sempre suscettibile di critiche, ha spiegato.

Faccio un esempio: chi paragona le resistenze non necessariamente fa una cosa giusta. Quando gli americani hanno invaso l’Afghanistan, gli invasori erano gli americani e i talebani gli invasi che operarono la resistenza, ma nessuno può sognarsi di paragonare la resistenza dei talebani con quella degli italiani. Io starei sempre attento

ha aggiunto. Sottolineando:

la presa di posizione del comitato nazionale dell’Anpi tende a evitare una confusione che, in primo luogo, danneggia la strada per far terminare i bombardamenti a Gaza, la lotta per il cessate il fuoco, perché sposta tutta l’attenzione sui un altro piano, facendo dividere tra filo palestinesi e filo israeliani. Non serve questo paragone per spingere Netanyahu a fare la pace perché radicalizza e divide quando invece bisogna trovare motivi di unità.

Tajani: su missione Ue sul Mar Rosso non serve voto del Parlamento

10:25

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervistato da Sky Tg24, ha dichiarato che l’operazione “Atalanta ha già regole” che consentono di respingere attacchi militari.

La nuova missione ha regole di ingaggio molto simili. Martedì sarò davanti alle commissioni Esteri e Difesa riunite e io e il collega Crosetto siamo pronti a riferire su qualsiasi cosa ma non credo serva il voto del Parlamento per questa nuova missione

ha spiegato.

L’esercito israeliano demolisce casa di un complice dell’attentato in Cisgiordania

10:00

L’IDF, l’esercito israeliano, ha distrutto la casa di un palestinese, accusato di aver ucciso quattro israeliani in Cisgirodania lo scorso giugno.

Basil Shehadeh, questo è il suo nome, è stato arrestato mentre i due complici, Muhannad Shehadeh e Khaled Sabah, sono stati uccisi dalle forze israeliane.

Durante la notte l’esercito ha assaltato il villaggio di Orif, prendendo di mira la casa di Shehadeh, che è stata fatta saltare in aria. La famiglia è stata evacuata.

Il leader dell’Iran: recidete legami con Israele

09:27
iran legami Israele

Il leader supremo dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha invitato le altre nazioni del Medio Oriente a tagliare i legami economici e politici con Israele.

Durante un incontro pubblico, ieri 23 gennaio, ha dichiarato:

A volte le posizioni e le dichiarazioni dei funzionari dei Paesi islamici sono sbagliate, perché parlano di una questione come il cessate il fuoco a Gaza, che va oltre il loro controllo

evidenziando come debba essere cessato il sostegno a Israele.

Visita David Cameron in Medio Oriente, focus soluzione due Stati e ostaggi

09:15

Al via la visita in Medio Oriente del ministro degli Esteri del Regno Unito, David Cameron.

Durante il suo viaggio si recherà in Israele, in Cisgiordania, in Turchia e in Qatar: incontrerà diversi funzionari dei vari Paesi.

Oggi 24 gennaio è atteso l’incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme e con il presidente palestinese Abu Mazen a Ramallah.

Cameron ha intenzione di chiedere a Netanyahu di ripristinare le forniture di acqua, elettricità e carburante a Gaza, sottolineando come il Regno Unito sostenga la soluzione a due Stati nei suoi colloqui con Abu Mazen. 

I principali punti di discussione saranno:

  • ottenere maggiori aiuti a Gaza;
  • un accordo sugli ostaggi;
  • un cessate il fuoco a lungo termine. 

Ministro Israele ribadisce: “Sganciare atomica su Gaza”

08:35

Il ministro israeliano per gli Affari e il patrimonio di Gerusalemme, Amichai Eliyahu, che ha posizioni di estrema destra, ha ribadito l’appello a sganciare “una bomba atomica su Gaza” durante una visita in Cisgiordania. Lo riporta Haaretz.

Eliyahu ha aggiunto che la Corte internazionale di Giustizia “conosce la sua posizione.”

Iraq: gli attacchi Usa “non aiutano la pacificazione”

07:40

La parte americana dovrebbe fare pressione per fermare l’aggressione a Gaza piuttosto che prendere di mira e bombardare le sedi di un’istituzione nazionale irachena

ha commentato il consigliere per la sicurezza nazionale iracheno, Qassem al-Aaraji, riferendosi a Hashd al-Shaabi, gli ex paramilitari filo-iraniani ufficialmente integrati nelle Forze irachene.

Lavrov, palestinesi si uniscano e “superino guerra civile”

07:35
lavrov palestina

Il ministro degli esteri russo, Serghei Lavrov, ha detto che il   popolo palestinese dovrebbe mostrare unità e fermare la guerra civile, in modo da creare il proprio stato.

Quando si tratta di discutere i parametri del cosiddetto ‘domani’, i seguenti fattori dovrebbero essere di fondamentale importanza: in primo luogo, la volontà consolidata del popolo palestinese stesso

ha dichiarato ieri 23 gennaio durante una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu a New York.

La prima e principale condizione è l’unità della nazione palestinese stessa. Crediamo che i nostri fratelli e sorelle palestinesi dimostreranno saggezza strategica e abbandoneranno tutte le considerazioni opportunistiche e il conflitto civile, che impediscono il processo di costruzione della nazione

ha poi aggiunto, sottolineando che i palestinesi dovrebbero decidere in autonomia sul “futuro del loro stato”.

Una volta allentata la fase acuta dell’attuale crisi, cosa che dovrebbe essere facilitata da un appello del Consiglio di Sicurezza per un cessate il fuoco, proponiamo di avviare consultazioni a livello ministeriale per consolidare le posizioni dei principali attori regionali e, su questa base, sviluppare passi concreti per promuovere il ripristino dell’unità palestinese

ha detto Lavrov.

Nella prossima fase sarà richiesta la convocazione di una conferenza internazionale sul Medio Oriente. Lo scopo di tale conferenza è la dichiarazione di uno Stato palestinese e l’elaborazione di misure per garantire una sicurezza affidabile per Israele e normalizzare le sue relazioni con tutti i Paesi arabi e, in generale, musulmani

ha poi concluso.

Usa distruggono due missili antinave Houthi nello Yemen

04:30

Le forze americane hanno distrutto due missili antinave Houthi nello Yemen: rappresentavano una minaccia per le navi dell’area, hanno riferito.

Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno effettuato due serie di attacchi con l’obiettivo di ridurre la capacità degli Houthi di prendere di mira le navi. Washington ha anche lanciato una serie di raid aerei sui missili dei ribelli. 

Le forze statunitensi hanno identificato i missili nelle aree dello Yemen controllate dagli Huthi e hanno stabilito che rappresentavano una minaccia imminente per le navi mercantili e le navi della marina statunitense nella regione

ha affermato il CENTCOM (Comando Centrale degli Stati Uniti).

Wsj, Hamas pronta a liberare ostaggi in cambio di pausa

01:35
Alcuni rappresentanti di Hamas avrebbero riferito ai mediatori internazionali di essere pronti a discutere il rilascio di alcuni prigionieri in cambio di una “significativa” tregua nei combattimenti. Lo riporta il Wall Street Journal, che cita fonti egiziane. Questa apertura da parte dei miliziani segna un importante cambio di strategia da parte di Hamas, che per diverse settimane aveva legato un accordo per gli ostaggi alla fine della guerra contro Israele. Il premier Netanyahu, al momento, non ha commentato.