La Camera ha aperto ieri, 22 gennaio, la discussione sulla mozione di sfiducia nei confronti del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, coinvolto nell’inchiesta sul quadro rubato e nel caso delle consulenze d’oro. Ossia sui 300.000 euro in lezioni su Caravaggio o per attività tipo giurato a Miss Italia che il noto critico d’arte avrebbe incassato da febbraio a ottobre scorsi.
Mozione Sgarbi, le voci della maggioranza. Gasparri (FI): “Faccia il critico d’arte”
Sono amico personale di Vittorio Sgarbi – ricorda il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri – e non voglio entrare nel merito delle questioni. Immagino che la mozione sarà respinta. Io gli ho sempre consigliato di fare il critico d’arte invece di incaponirsi a fare il sindaco, l’assessore,… insomma tutte queste cose che gli creano guai. Pensa a parlare di Caravaggio.
L’omologo di Gasparri per la Lega, Massimiliano Romeo, è meno tranchant e invita alla calma. Per poi contraddirsi.
Romeo (Lega): “Restiamo garantisti. Ultima generazione? È un’altra cosa”
Non credo che Sgarbi abbia commesso ciò che gli viene attribuito. Noi siamo garantisti e aspettiamo di vedere cosa succede. Queste mozioni sono più che altro un tentativo di creare argomenti da parte dell’opposizione. Bisogna essere cauti fin quando le inchieste non vanno fino in fondo.
La Lega tuttavia non si è mostrata esattamente garantista in occasione del varo della legge sulle ecoproteste voluta proprio dal ministero della Cultura retto da Gennaro Sangiuliano (che sui due casi si era già espresso).
Essere garantisti significa verificare se le regole vengono violate. Quello che succede nelle ecoproteste è imbrattare monumenti. È una cosa diversa, non ci sono due pesi e due misure. C’è una nuova legge ed è giusto che venisse fatta. Non vedo perché non debbano rispettare arte e cultura.