Comunicazioni Agenzia delle entrate sui controlli 2024: cosa sono e cosa fare
L’Agenzia delle entrate ha pubblicato le nuove informazioni relative alle comunicazioni che i contribuenti possono ricevere nel 2024 in merito ai controlli effettuati sulle dichiarazioni presentate. Tali comunicazioni possono essere emesse a seguito di un controllo automatico o formale, oppure sulle liquidazioni delle imposte sui redditi assoggettati a tassazione separata.
Ecco, pertanto, cosa sono e cosa fare nel caso in cui il contribuente riceva delle comunicazioni dell’Agenzia delle entrate emesse a seguito di una delle tre tipologie di controlli previsti.
Comunicazioni Agenzia delle entrate sui controlli 2024: cosa sono e cosa fare in caso di controllo automatico
Il contribuente può ricevere una comunicazione dall’Agenzia delle entrate a seguito di un controllo automatico, ovvero in base a quanto prevede l’articolo 36 ter del Decreto del Presidente della Repubblica (Dpr) numero 600 del 1973 per le imposte sui redditi e l’articolo 54 bis del Dpr 633 del 1972 per quanto concerne l’Iva. Questo tipo di controllo evidenzia delle incongruenze che comportano l’applicazione di sanzioni ridotte. Nel caso in cui il contribuente ritenga infondati gli addebiti, può presentare all’Agenzia delle entrate le proprie ragioni.
Errori nel caso di controlli automatici del Fisco
Pertanto, quando l’Agenzia delle entrate effettua un controllo automatico, verifica:
- l’eventuale esistenza di errori materiali commessi dai contribuenti nel calcolo di imponibili, imposte, contributi e premi;
- errori nel riporto di eccedenze di imposte, contributi e premi di precedenti dichiarazioni;
- riduzioni di detrazioni d’imposta o deduzioni dal reddito per importi superiori rispetto a quelli previsti dalle leggi o di crediti d’importa, riportati in misura maggiore rispetto a quelli spettanti sulla base dei dati delle dichiarazioni;
- la corrispondenza con la dichiarazione e la tempestività dei versamenti di imposte, contributi e premi dovuti a titolo di acconto e di saldo e delle ritenute alla fonte operate da sostituto d’imposta.
Comunicazioni irregolarità, come arrivano al contribuente?
L’Agenzia delle entrate invia le comunicazioni di irregolarità tramite raccomandata A/R, posta elettronica certificata (Pec) o mediante il canale Entratel. In questo ultimo caso, la comunicazione arriva all’intermediario che ha inviato telematicamente la dichiarazione.
Comunicazioni agenzia entrate 2024, cosa fare per i controlli formali?
I controlli di tipo formale sono svolti in merito ai dati riportati nella dichiarazione dei redditi secondo quanto prevede l’articolo 36 ter del Dpr 600 del 1973. Le informazioni riportate nelle dichiarazioni dei redditi devono essere conformi alla documentazione conservata dal contribuente e ai dati forniti da altri soggetti o soggetti esterni quali, ad esempio, gli enti di previdenza e assistenza.
Il contribuente può essere quindi invitato a trasmettere della documentazione che attesti la regolarità dei dati dichiarati o a fornire chiarimenti. In caso di documentazione non soddisfacente, il contribuente riceve gli esiti del controllo formale con l’indicazione di eventuali somme a proprio carico da versare.
Avvisi emessi a seguito di liquidazione imposte sui redditi soggetti a tassazione separata
Infine, le comunicazioni trasmesse dall’Agenzia delle entrate possono essere emesse anche a seguito della liquidazione delle imposte sui redditi soggetti a tassazione separata. Questo tipo di operazione consente al Fisco di determinare l’imposta che il contribuente deve versare desumendola da specifici redditi assoggettati a un regime di favore e per i quali siano stati già versati degli importi a titolo di acconto. Ad esempio, per il trattamento di fine rapporto (Tfr), per gli arretrati del lavoro alle dipendenze o per la pensione.
Di norma, tali dati derivano dal quadro RM del modello dei Redditi o dal quadro D del modello 730. In alternativa, le informazioni possono ricavarsi anche dagli importi riportati dal sostituto d’imposta nel modello 770.
Nel caso in cui dovesse emergere l’esigenza di versare degli importi, il contribuente viene informato mediante una comunicazione che contiene la richiesta di versamento, senza interessi e sanzioni. La ricezione avviene mediante raccomandata A/R e, talvolta, mediante Posta elettronica certificata (Pec).