Il metaforico, quanto spaventoso, Orologio dell’Apocalisse segna 90 secondi alla mezzanotte. Il mondo è a un passo dal baratro: non siamo mai stati così vicini alla catastrofe. A rilevarlo gli scienziati del Progetto Manhattan dell’Università di Chicago, che hanno spostato le lancette in avanti.
L’Orologio dell’Apocalisse segna 90 secondi alla mezzanotte
L’ora più buia – che non è soltanto il titolo di un magnifico film – è quanto hanno vissuto gli scienziati del Manhattan Project della Chicago University quando hanno dovuto spostare in avanti le lancette del cosiddetto Orologio dell’Apocalisse.
Ci sarà chi sta già rievocando i biblici Cavalieri, ma non è di questo che si tratta. Piuttosto, l’Orologio in questione è un’iniziativa ideata nel 1947 dagli scienziati della rivista “Bulletin of the Atomic Scientists” per misurare quanto vicina sia l’umanità al pericolo della fine del mondo.
Sebbene tutto ciò assomigli moltissimo alla trama di un entusiasmante thriller, purtroppo non è così. Infatti, gli scienziati sono preoccupati dal crescendo di violenza che sta investendo il mondo: dalla guerra fra Russia e Ucraina a quella fra Israele e Hamas, passando, poi, per la corsa al riarmo nucleare e sugli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale.
Secondo l’Orologio dell’Apocalisse, l’Umanità è stata vicinissima al disastro nel 1953, quando le lancette segnarono i 2 minuti alla mezzanotte. Infatti, Unione Sovietica e Stati Uniti stavano testando le armi termonucleari.
Invece, il momento più lontano dalla catastrofe, che coincide, appunto, con la mezzanotte, era di 17 minuti nel 1991, dopo il crollo dell’Unione Sovietica e la firma del Trattato “START” per la riduzione delle armi strategiche. Un periodo segnato dalla speranza nel futuro e nelle nuove generazioni.
Dal ’91, il ritmo si è andato via via assottigliando sempre di più, con una prima significativa tappa nel 2018, quando gli scienziati rilevarono “un crollo dell’ordine internazionale” accompagnato da un totale disinteresse e azione sul cambiamento climatico.