Grandi notizie per i fan di Kevin Smith. Clerks, il primo film del regista compie ufficialmente 30 anni dalla sua uscita nelle sale statunitensi il 23 gennaio 1994 mentre in Italia ha esordito il 19 ottobre.
A renderlo noto, è il filmmaker in un post sui social network, in cui ha raccontato la gestazione del lungometraggio diventato nel corso degli anni un amatissimo cult negli USA, in Italia e nel resto del mondo.
Clerks, il film cult di Kevin Smith compie 30 anni: il racconto del regista
Il primo capitolo della trilogia di Clerks è stato presentato in anteprima durante il Sundance Film Festival del 1994. La proiezione inaugurale si svolse all’Holiday Village Cinema, in una sala da 150 posti totalmente sold-out.
“E’ stata la prima volta che ho visto un mio film con il pubblico presente in sala e pronto a darmi la sua opinione su cosa ci fosse di divertente nella mia commedia” racconta Smith in un post su Facebook.
A fine della prima cinematografica, verso mezzanotte, al regista è stato offerto un microfono con cui rispondere alle domande di critica e spettatori, ma declinò il confronto.
Il film riscosse un enorme successo e fu riproposto altre tre volte.
Clerks, Commessi: trama, cast e trailer
La storia ruota intorno alle vicende di due commessi, Dante Hicks (Brian O’Halloran) e Randall Graves (Jeff Anderson). Il primo, impiegato all’interno di un minimarket e il secondo nella videoteca accanto.
Entrambi uomini cinici, disincantati nei confronti della vita e relegati a lavori che non amano. Nel cast presenti Marilyn Ghigliotti nel ruolo di Veronica, Lisa Spoonauer (Caitlin Bree) e Scott Mosier (Willam Black).
Co-protagonisti gli slacker e spacciatori Jay & Silent Bob, interpretati da Jason Mewes e Kevin Smith, personaggi ricorrenti nel film del regista, tra cui Generazione X (Mallrats), Dogma, In cerca di Amy e Fermate Hollywood e nel sequel del 2019.
Kevin Smith: il mito dell’artista indie outsider
Nella lettera, Smith ha riflettuto sull’importanza dell’anteprima di Clerks al Sundance, che lo ha catapultato poco dopo nel mondo dello spettacolo: “E forse, dopotutto, è il festival ad aver creato il mito dell’artista indie outsider venuto dal nulla, che fa le ore piccole per realizzare un film che catturi l’immaginazione con la sua storia e i suoi retroscena“.
Infine, il filmmaker ha dichiarato che “il suo percorso artistico è simile a racconti come Cenerentola o Rocky“. Storie che ricordano alle persone l’importanza di perseguire e realizzare i propri sogni“, di speranza, come quella di un ragazzo proveniente dal New Jersey che giunge alla celebrità.
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