Sono usciti i dati ufficiali dell’indagine Istat sui femminicidi avvenuti in Italia nel corso del 2023: 120 donne sono state uccise, metà delle quali dai propri partner.
Femminicidi in Italia: i dati Istat 2023
I dati sui femminicidi in Italia avvenuti nel 2023 raccolti dall’indagine Istat sono stati diffusi il 23 gennaio 2024 dal Ministero dell’Interno: il Direttore della centrale delle statistiche demografiche e del censimento della popolazione Saverio Gazzelloni, in Commissione Parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere ha detto:
“I primi dati relativi agli omicidi commessi nell’anno 2023, appena diffusi dal Ministero dell’Interno, indicano un moderato aumento dei casi di omicidio volontario consumato, che dai 322 del 2022 passano a 330. A fronte di un aumento per gli uomini, gli omicidi di donne diminuiscono dai 126 del 2022 ai 120 del 2023”.
Dati poco rassicuranti: tra le 120 donne uccise, più della metà dei crimini sono avvenuti per mano del proprio partner o dall’ex e circa il 20% ad altri parenti. Il documento dell’Istat riporta:
“La dinamica nel tempo degli omicidi mostra notevoli differenze di genere: la costante riduzione del numero di omicidi registrata negli ultimi decenni ha avvantaggiato principalmente i maschi, riducendo il divario tra i sessi; l’incidenza è comunque ancora decisamente maggiore tra gli uomini (0,73 omicidi per 100mila residenti maschi e 0,40 per 100mila donne nell’anno 2023). Nel 2022, l’età media delle vittime di omicidio risulta pari a 45,1 anni per i maschi, mentre per le donne è pari a 55,1 anni. Le vittime straniere, che costituiscono il 22,4% del totale, sono mediamente più giovani: la loro età media risulta di 36,1 anni per gli uomini (47,7 nel caso degli italiani) e di 46,8 anni per le donne (57,4 anni per le italiane). Se si considerano i quozienti specifici per età, la situazione per i due sessi presenta evidenti differenze: per i maschi il rischio maggiore coincide con le età giovanili (18- 24 e 25-34 anni) o appena mature (35-44 anni); per le donne cresce al progredire dell’età ed è massimo per le fasce più anziane”.
Indagine sui femminicidi nel 2023: in aumento le chiamate al 1522
Nel 2023 il numero delle chiamate al numero 1522, che aiuta le vittime di violenza e stalking, ha subito un aumento significativo in Italia. Le richieste ricevute sono state in totale 51.713, registrando un +143% rispetto al 2019, e un +59% rispetto al 2022.
I dati sono stati riportati nell’audizione alla commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio dal direttore centrale dell’Istat per le statistiche demografiche e il censimento della popolazione, Saverio Gazzelloni.
Il direttore della centrale dell’Istat ha detto:
“L’incremento dei contatti nel 2023 caratterizza tutti i trimestri e risulta particolarmente accentuato, come ogni anno, in corrispondenza dell’ultimo trimestre, probabilmente a causa della grande risonanza della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre quando, sotto la spinta dei mass-media e dei social, l’utenza è più sollecitata a rivolgersi al servizio”.
Nel quarto trimestre del 2023l’aumento delle richieste è stato particolarmente significativo ed evidente, probabilmente anche per la portata dell’ondata mediatica dopo l’omicidio di Giulia Cecchetin, come spiega Gazzelloni.
Il 1522 è stato contattato soprattutto per ricevere aiuto dalle vittime di violenza o stalking (31,3% delle richieste), per avere informazioni sul servizio svolto dal numero di pubblica utilità (33,5%) e sui centri antiviolenza (11,6%).