Jannik Sinner nella storia del tennis. L’altoatesino ha battuto Andrej Rublev in tre set all’Australian Open ed è il secondo giocatore italiano a raggiungere la semifinale nel torneo. Il classe 2001 ha fatto un’altra partita straordinaria e ha battuto il russo nonostante anche qualche difficoltà fisica a metà match. Ora, però, forse l’ostacolo più difficile da superare: contro Sinner nella semifinale dell’Australian Open ci sarà Novak Djokovic che ha battuto Fritz in quattro set. Sarà l’ennesimo incontro tra il serbo e l’italiano che si sono già affrontati in Coppa Davis e alle ATP Finals.

Australian Open, Sinner secondo italiano in semifinale

Jannik Sinner sta confermando, e probabilmente continuerà a farlo nei prossimi mesi e anni, che è uno dei tennisti italiani più forti di sempre. L’obiettivo è ovviamente quello di vincere uno Slam e se dovesse continuare così non dovrebbe essere molto lontano dal farlo. Diventare il secondo italiano a raggiungere una semifinale all’Australian Open, è già un grande passo anche se alla fine conta poco o nulla in termini di vittorie in bacheca. Cristiano Caratti, infatti, arrivò ai quarti di finale. Seppi e Fognini, invece, riuscirono a raggiungere gli ottavi di finale. Solo Matteo Berrettini ha raggiunto la semifinale nel 2022, persa poi contro Rafael Nadal. Ora Sinner avrà la sua occasione per andare in finale ma dovrà prima vincere contro Novak Djokovic che ha battuto Taylor Fritz ai quarti di finale. L’italiano, comunque, ci arriva da imbattuto a livello di set: su 15 giocati, infatti, ne ha vinti 15. Col serbo sarà, con ogni probabilità, un’altra tipo di partita e portare a casa la vittoria sarà molto più complicato. Mentalmente e fisicamente, però, l’altoatesino sembra non dover invidiare nulla a nessuno (nonostante abbia avuto qualche problema a metà partita, forse per qualcosa di sbagliato che ha mangiato prima del match).

Le parole di Sinner dopo la vittoria

Sinner, nell’intervista post match, ha innanzitutto parlato della vittoria e ha fatto anche i complimenti al suo team:

“Per me è importante il progresso da giocatore ma anche come persona. La cosa più importante è come mi sento fuori dal campo col mio team. Mi dà sensazioni bellissime e quando vinci ovviamente siamo più felici. Cerchiamo di lavorare più duramente possibile e il lavoro sta dando i suoi frutti”.

Sulla semifinale contro Djokovic (l’ennesimo affronto tra i due in pochi anni) ha detto:

Sono fortunato ad affrontare ancora Djokovic, è il numero 1 al mondo. Sarà dura ma lotterò su ogni palla e vedremo cosa accadrà”

Poi sul terzo set e su qualche problema fisico accusato allo stomaco ha detto:

“Nel terzo set il gioco è un po’ rallentato. Non so cosa fosse, forse ho mangiato qualcosa di sbagliato prima dell’incontro. Poi col tempo è passato tutto e non sentivo più nulla nell’ultimo set. Devo dormire il più possibile ora e vediamo come mi sento domani: potrei anche prendermi la giornata libera. Non vedo l’ora comunque di affrontare Djokovic. Finché vinci va tutto bene, alla fine giocare su un campo del genere è sempre bello. C’è gente che è rimasta qui a guardarci nonostante debba andare a lavorare il giorno dopo“.