E’ ufficialmente sciopero dei taxi oggi a Roma. I titolari della auto bianche protestano in piazza Bocca della Verità per rivendicare i loro diritti durante la manifestazione fortemente voluta dal sindacato USB Taxi della capitale.
“Chiediamo rispetto, più fatti e meno chiacchiere. Non c’è un adeguamento tariffe dal 2013” racconta Riccardo Cacchione, coordinatore regionale del sindacato, ormai saturo delle continue promesse non mantenute da parte del primo cittadino Roberto Gualtieri, dal Comune e dagli assessori.
Sciopero Taxi, 23 gennaio 2024 Cacchione (USB): “Chiediamo rispetto, non c’è un adeguamento tariffe dal 2013″
Come evidenziato da Cacchione, la tariffa dello scatto iniziale dei taxi è la stessa dal 2013 e come da regolamento comunale “c’è l’aggiornamento in funzione dell’Istat, qualcosa che non può essere posposta a 3, 5, 10 anni, ma necessaria adesso”.
Il coordinatore risponde a chi accusa i tassisti di creare disagio con i loro scioperi: “I problemi non li creiamo noi, ma chi non rispetta gli autisti, gli accordi, i contratti. Noi per manifestare oggi, abbiamo perso una giornata di lavoro”
Il sindaco Gualtieri non si è presentato in prefettura per l’incontro con Cacchione
Il sindacalista è stato convocato dalla prefettura mediante una PEC indirizzata anche al primo cittadino, ad assessori e delegazione del comune.
Una volta giunto sul posto, Cacchione invece dell’assente Roberto Gualtieri, si è ritrovato a discutere della situazione dei tassisti con un “rispettabilissimo funzionario del Comune di Roma che non sapeva nulla di trasporto non di linea” e l’incontro è stato dunque definito nullo.
Quindi se Gualtieri viene a farci promesse inutili, è meglio che resti a casa. USB Taxi è una grande rottura di scatole, perché non vuole fare “inciuci” è questo il problema principale di tutta questa situazione.