A 79 anni, abbiamo perso Gigi Riva, una vera leggenda del calcio italiano. La notizia ha sconvolto gli amanti del calcio, e i messaggi di cordoglio stanno arrivando da tutte le parti per quello che è indiscutibilmente il più grande attaccante che l’Italia abbia mai avuto. La sua morte ha sorpreso, poiché dopo il ricovero in ospedale, le sue condizioni non sembravano così gravi. Tuttavia, improvvisamente, si è verificata un’ulteriore crisi cardiaca, e i medici che lo assistevano hanno comunicato che il campione aveva rifiutato un intervento al cuore.
Perché Gigi Riva ha rifiutato l’operazione al cuore?
Riva ha avuto un malore nella notte tra domenica 21 e lunedì 22 gennaio 2024. Trasportato d’urgenza al pronto soccorso, è stato sottoposto esami che hanno evidenziato un problema cardiaco. Nonostante la coronarografia abbia identificato la necessità di un intervento di angioplastica, Riva ha deciso di consultarsi con la famiglia prima di prendere una decisione.
La situazione, sebbene non fosse rosea, non era nemmeno grave. Un comunicato diffuso nella mattinata annunciava che le condizioni di Riva erano definite serene e che era vigile e cosciente.
L’angioplastica era consigliata, ma senza il consenso scritto del giocatore, non poteva essere eseguita. Riva è stato informato dei rischi, ma ha rifiutato, affermando di voler discutere la decisione con la famiglia.
Nonostante le apparenti buone condizioni, purtroppo, nel corso della giornata si è verificata un’ulteriore crisi, portando alla sua morte poco dopo le sette della sera.
Le parole del medico
La crisi cardiaca che ha portato alla morte di Riva era totalmente inaspettata, come ha riferito il primario Brunello Loi:
Era sotto controllo, monitorato, siamo intervenuti rapidamente. Le condizioni in un quadro con una patologia severa si sono aggravate. Siamo corsi in emodimanimica mentre gli veniva praticato il massaggio cardiaco così come anche le manovre rianimatoria, eseguite in emergenza con tutte le misure del caso