È arrivata nella giornata di oggi, 23 gennaio 2023, la firma del nuovo contratto dei medici per il triennio 2019-2021, contenente gli aumenti degli stipendi fino a 289 euro al mese al lordo e gli arretrati per il ritardato rinnovo. Ma, nel nuovo accordo siglato all’Aran con i sindacati, vi sono anche altre voci che interessano i medici, soprattutto per la questione del recupero delle ore lavorate in più rispetto al 34 + 4. 

Il governo ha stanziato più di 600 milioni di euro per gli incrementi in busta paga. Nel nuovo contratti più tutele anche sulle guardie, la reperibilità e i medici globe-trotter. Ma si guarda già al nuovo accordo del 2022-2024, per il quale le trattative all’Aran partiranno quest’anno. 

Nuovo contratto medici 2019-2021, arrivata la firma: aumenti stipendi 290 euro al mese

Arriva dall’Aran la firma sul nuovo contratto 2019-2021 dei medici, con accordi economici, tutele e orari di lavoro. Per quanto riguarda la retribuzione, l’aumento mensile dei camici bianchi è pari a 289 euro al mese per tredici mensilità. Si tratta di aumenti medi da considerare al lordo. Ai medici andranno anche gli arretrati per il ritardato rinnovo del contratto. Le cifre parlano di somme tra i 6.000 e i 10.000 euro a secondo della posizione economica e dell’anzianità di servizio. 

Il nuovo contratto riguarda oltre 135.000 medici (120.063 medici e 14.573 dirigenti sanitari non medici). Nell’accordo si prevede anche una nuova indennità di specificità sanitaria per i profili differenti da quelli dei medici e dei veterinari. 

Nuovo contratto medici, oltre gli stipendi il recupero ore oltre 34+4

Importante passo in avanti si è fatto nel nuovo contratto per quanto riguarda il lavoro svolto dai medici oltre le consuete ore 34 + 4 contrattualmente dovute. L’accordo con i sindacati prevede che le ore in eccedenza debbano rientrare in un limite stabilito da ciascun ospedale e che, in ogni modo, le ore in più debbano essere oggetto di recupero entro un anno e mezzo. Il recupero deve avvenire mediante ferie e riposi. Con la nuova norma contenuta nel contratto, dunque, si pone fine alle tante ore in più lavorate dai camici bianchi ponendo un freno a quanto prevede il comma 3 dell’articolo 15 della legge 502 del 1992.

Sempre in tema di orario di lavoro dei medici, si pongono più tutele nel nuovo contratto alle guardie e alle reperibilità. Il nuovo accordo risolve l’annoso problema dell’accesso alle carriere, della riduzione della possibilità di utilizzare i medici come globe-trotter costretti a spostarsi tra sedi lontane, mentre introduce la possibilità di contrattualizzare gli specializzandi. Pertanto, il nuovo accordo contiene varie novità positive, anche se, secondo i sindacati, “c’è ancora molto da lavorare per rendere questa professioni più attrattiva”.

Sanità, si guarda già al nuovo contratto 2022-2024

Si guarda già al nuovo contratto 2022-2024 dei medici per il quale devono partire le trattative sindacali all’Aran. “In Finanziaria sono stati stanziati circa 2,4 miliardi che dovranno però servire a coprire il nuovo contratto della dirigenza medica, quello del comparto Sanità ed anche i medici di medicina generale, benché questi non facciano parte della Pubblica amministrazione . Ovviamente queste risorse sono insufficienti, anche se comprendiamo come gli aumenti vadano spalmati su tutta la Pubblica amministrazione”. 

Da qui una ‘proposta-provocazione’ da parte dell’Anaao: “Proponiamo che la Dirigenza medica diventi una sorta di ‘Dirigenza speciale’ sempre nell’ambito della PA, con uno status a sé, come ad esempio già accade per i magistrati – spiega Pierino Di Silverio, segretario di Anaao Assomed – Ciò implicherebbe che i per i dirigenti medici possano essere previste azioni diverse rispetto al resto della PA. Una Dirigenza speciale che consenta cioè un percorso distinto anche in relazione ad aumenti contrattuali e carriere, rendendo di fatto il contratto più libero. Abbiamo già contattato dei legali e ne stiamo discutendo – conclude Di Silverio – L’obiettivo è presentare al governo una nostra proposta per un modello di professione più attuale”.