Gigi Riva è stato un grande campione, simbolo del calcio italiano e in particolare di Cagliari e di tutta la Sardegna. Per questo motivo, la sua popolarità faceva gola anche alla politica. Rombo di Tuono però non ha mai voluto scendere su quel campo da gioco, preferendo il rettangolo verde ai palazzi del potere.
Gigi Riva e la politica
Come fece negli anni ’70 rifiutando Agnelli e la sua corte, in tempi più recenti Riva ha rispedito gentilmente al mittente l’invito di Silvio Berlusconi, che lo voleva in Forza Italia.
Gigi Riva è sempre stato riservato e poco incline ai compromessi e, a maggior ragione da sessantenne, non avrebbe certo accettato di immergersi nel tumulto della politica: un ambiente che richiede una conoscenza approfondita per sopravviverci.
Il politico non si improvvisa, a differenza di quanto accade sempre più spesso nel centrodestra e nel centrosinistra. Il politico nasce dalla militanza e dalla formazione, valori che oggi sembrano essere messi in secondo piano.
Il “no” a Silvio Berlusconi
Rombo di tuono disse no a Berlusconi e Mauro Pili, ex presidente della Regione Sardegna ed ex parlamentare di Forza Italia. Riva, dopo numerosi e insistiti tentativi da parte dei leader del centrodestra, rifiutò categoricamente l’offerta di entrare nelle liste per le elezioni regionali sarde.
Appena la notizia della possibile entrata in politica del numero 11 rossoblù emerse, un vasto numero di tifosi auspicò che il mitico Gigirriva rimanesse al di fuori dell’arena politica. L’idea di candidare Riva era stata ventilata anche nel centrosinistra, ma poi fu abbandonata.