La chirurgia estetica si propone di modificare l’aspetto di specifiche parti del corpo, concentrandosi principalmente sull’aspetto esteriore e influenzando naturalmente il benessere psicologico dei pazienti. Essendo un intervento non direttamente legato alla salute, la chirurgia estetica è accessibile solo tramite servizi privati, con i costi a carico dei pazienti, e con alcune possibilità di esenzione dall’IVA.

Tuttavia, esistono interventi di chirurgia plastica che rientrano nei servizi del Servizio Sanitario Nazionale, rendendoli gratuiti o a costo ridotto tramite il pagamento di un ticket. A differenza della chirurgia estetica, la chirurgia plastica ha come obiettivo primario la salute, ma può avere riflessi secondari sull’aspetto estetico dei pazienti.

Come rifarsi il seno senza pagare?

Sebbene gli interventi al seno siano spesso associati alla chirurgia estetica, essi possono essere necessari per motivi curativi. Ad esempio, la mastectomia, che comporta la rimozione completa della mammella, è essenziale nel trattamento di molti tumori maligni che colpiscono quest’organo.

In caso di tumore, la mastectomia è naturalmente coperta dal sistema di mutua. Anche nel caso di interventi parziali come la riduzione del seno a causa di tumori, il Servizio Sanitario Nazionale si prende carico dei costi. Tuttavia, è importante notare che gli aspetti estetici derivanti da tali operazioni possono essere migliorati attraverso interventi come la mastoplastica.

Dopo una mastectomia, derivante da problemi di salute, la paziente ha il diritto di sottoporsi a una mastoplastica per la ricostruzione del seno. Lo stesso vale per le riduzioni del seno che compromettono la funzionalità. Gli interventi al seno sono coperti anche in presenza di malformazioni congenite o post-traumatiche, danni alla colonna vertebrale o articolari (nel qual caso è prevista la mastoplastica riduttiva).

La mastopessi, o sollevamento del seno, è mutuabile quando è causata da obesità risolta, ma solo se la ptosi (abbassamento) è grave.

Quali sono gli interventi di chirurgia plastica mutuabili?

La chirurgia plastica utilizza tecniche della chirurgia estetica per ripristinare la funzionalità, l’integrità e l’aspetto “normale” del corpo in seguito a incidenti, ustioni o patologie. A differenza della chirurgia estetica, questi interventi si concentrano sulla funzionalità del corpo o sulla correzione di patologie.

Ecco un elenco degli interventi coperti dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN):

  1. Blefaroplastica: Eliminazione della pelle in eccesso sulle palpebre, purché l’eccesso riduca la capacità visiva di almeno il 60%.
  2. Rinoplastica: Ricostruzione del naso in caso di setto nasale severamente deviato, problemi respiratori gravi o malformazioni congenite come la palatoschisi.
  3. Lipoaspirazione: Rimozione di tessuto adiposo, gratuita per trattare lipomi, linfedemi e lipodistrofie gravi.
  4. Lipofilling: Riempimento di alcune aree con il grasso corporeo del paziente, mutuabile per il trattamento di deformità post-traumatiche o congenite e per le radiodermiti croniche.
  5. Ricostruzione del cuoio capelluto: In caso di alopecia dovuta a traumi, ustioni o asportazione di neoplasie non occultabile dai capelli residui.
  6. Correzione del labbro leporino: La chirurgia per la labiopalatoschisi, malformazione che coinvolge labbro superiore, gengiva e palato, è coperta dal Servizio Sanitario Nazionale.
  7. Chirurgia bariatrica e addominoplastica: Interventi necessari per ridurre i rischi o le conseguenze dell’obesità grave, inclusa la chirurgia bariatrica per la riduzione del peso e l’addominoplastica post-obesità.
  8. Correzione delle orecchie a sventola: L’otoplastica è l’unico intervento di chirurgia plastica convenzionato con il SSN che non mira alla funzionalità dell’organo o alla riduzione dei danni da patologie o incidenti. I bambini hanno diritto alla correzione delle orecchie a sventola se necessario per il loro benessere psicologico.