Non stecca la Roma targata De Rossi, che contro il Verona ha conquistato i primi tre punti della sua gestione, facendo applaudire i tifosi e anche Stefano Guberti. Ci va cauto l’ex centrocampista giallorosso: “Servirà tempo per vedere come verrà su il lavoro“.

Nonostante questo, Guberti è fiducioso. E’ sceso in campo con De Rossi durante i suoi trascorsi a Roma, ne conosce il lato tecnico, ma sopratutto quello umano. Caratteristiche che potrebbero permettergli di far bene, con l’ex giocatore che in esclusiva a Tag24 ha analizzato il momento di casa giallorossa, commentando anche l’esonero di Josè Mourinho.

Roma nel segno di De Rossi, Guberti: “Darà il massimo”

L’avvento di De Rossi sulla panchina della Roma ha reso meno amaro l’esonero di Josè Mourinho. La vittoria contro il Verona per 2-1 ha permesso all’ex campione del mondo di partire con il piede giusto, anche se per Stefano Guberti il lavoro da fare è ancora tanto.

D: Stefano, che impressione ti ha fatto la prima Roma di De Rossi?

R: “Ha dato subito la sua impronta, si è vista la sua richiesta, muovere palla per cercare tanto fraseggio e arrivare così in area avversaria. Mi ha fatto un’ottima impressione, poi Daniele è una persona che sicuramente io non devo presentare, perché sotto tutti i punti di vista è una persona che tiene alla Roma ed è preparato. Ho avuto modo di rivederlo cinque mesi fa a Coverciano, ci ho parlato ed è rimasto lo stesso, convinto delle sue idee e che sa di avere un’opportunità gigantesca. Farà di tutto per dare il massimo”.

D: Ti aspettavi che potesse impattare così?

R: “Io sono uno di quelli che crede serva tempo per raggiungere determinate cose. Sicuramente, e non faccio un paragone con Mourinho, c’è una richiesta un po’ diversa. Con De Rossi c’è la ricerca del palleggio, cosa che si è vista sicuramente. Penso però che ci voglia ancora tempo, anche perché Roma è complicata, mettere in campo le proprie idee è giustissimo ma la ricerca è sempre quella dei risultati”.

Cambiamento netto?

La vittoria contro il Verona ha lanciato segnali positivi, grazie ad un primo tempo giocato velocemente senza fermarsi un attimo. Ma Guberti ci va piano.

D: Il primo tempo contro il Verona ha mostrato una Roma diversa rispetto a quella vista con Mourinho. Serviva davvero così poco per ottenere un cambiamento?

R: “No, per quello dico che serve ancora tempo. Bisogna vedere se le risposte saranno sempre le stesse, vedere la squadra come recepisce le idee. Vado con i piedi di piombo non perché non creda al lavoro di Daniele, ma perché i risultati sono quelli che possono aiutare la squadra a fare quello che chiede l’allenatore. Il primo tempo contro il Verona è stato importante perché non è facile in una settimana assimilare ciò che chiede il mister, ma serve tempo e lavoro, quindi bisogna andare avanti con calma”.

L’addio di Mourinho

La Roma targata De Rossi non ha però fatto dimenticare Josè Mourinho, con Stefano Guberti che non si aspettava un addio così repentino.

D: Ti aspettavi tutta questa fretta nell’esonerare Mourinho?

R: “Sinceramente no. Non ha bisogno di presentazioni uno come lui, ha dato tanto alla Roma sotto molti punti di vista. E’ vero che ci sono state delle frizioni con la società, ma penso che abbia ottenuto comunque risultati in questi anni. Secondo me la dirigenza ha deciso di cambiare per far si che i tifosi stessero tranquilli, scegliendo un nome importantissimo per loro, il che ha reso il cambio un po’ più tranquillo. Mi fa piacere che la risposta verso il portoghese sia stata positiva, visto che i tifosi gli hanno dedicato tanti striscioni”.

D: De Rossi potrà fare bene in questi cinque mesi per poi strappare un rinnovo con la Roma?

R: “Penso che questa per lui sia un’opportunità gigante e ha fatto benissimo a prenderla, senza mettere vincoli. Se la vuole giocare come giusto che sia e questo fa capire quanto ci tenga alla Roma, perché sa che non è semplice. Sono convinto che chiunque con il lavoro possa raggiungere grandi risultati, magari nel calcio questo a volte non succede, ma lui ha una credibilità importante ed ha tutto affinché la squadra possa seguirlo a dovere”.

D: Se fa bene via con il rinnovo allora.

R: “Sì, e non sarebbe la prima volta che succederebbe. Se uno ottiene risultati è giusto che gli venga data la possibilità di continuare con il suo progetto”.