Come viene retribuito il congedo parentale nel 2024, indennità che arriva all’80 per cento della retribuzione percepita dal lavoratore alle dipendenze? È importante distinguere le varie situazioni di congedo parentale che possono spettare al papà o alla mamma lavoratori. Fino all’età di 12 anni del figlio, sia il papà che la mamma percepiscono il congedo parentale con indennizzo per tre mesi, non trasferibile. I genitori, tuttavia, hanno diritto a un periodo di congedo con indennizzo, della durata in totale di 3 mesi.

Congedo parentale 2024, ecco come viene retribuito

Tale periodo può essere fruito dai genitori in alternativa tra di loro. Infine, è prevista un’ulteriore alternativa che è la novità del 2024, ovvero di un periodo di congedo parentale di 2 mesi, con retribuzione pari all’80 per cento della retribuzione percepita da lavoratori alle dipendenze.

La legge di Bilancio 2024 ha maggiorato il beneficio aggiungendo un mese (due mesi in totale, anziché uno come avveniva nel 2023), retribuiti all’80%. Al di fuori di questa agevolazione, la percentuale spettante per l’indennità ordinaria è pari al 30 per cento.

Congedo parentale 2024 retribuito al 30% per i periodi successivi: ecco cosa c’è da sapere

Pertanto, cambia con decorrenza dal 1° gennaio 2024 il quadro dei congedi parentali che si possono richiedere per il proprio figlio dai lavoratori alle dipendenze. Dopo il primo mese già pagato all’80 per cento (come si prevedeva nel 2023), dallo scorso 1° gennaio è arrivata la possibilità di richiedere un secondo mese di congedo con lo stesso trattamento per i genitori che abbiano terminato la maternità o la paternità.

Pertanto, papà e mamma che terminino il periodo di maternità o di paternità dopo il 31 dicembre 2023, possono richiedere un ulteriore periodo di congedo pari a due mesi, con copertura dell’80 per cento nel 2024 della retribuzione percepita con il lavoro alle dipendenze, fino al compimento dei sei anni del bambino. Gli eventuali e susseguenti periodi di congedo tornano a essere indennizzati al 30 per cento. Sono esclusi dalla maggiorazione del congedo parentale del 2024 i lavoratori autonomi e quelli iscritti alla Gestione separata dell’Inps.

Congedo parentale come retribuito nel 2024: quando spetta l’80% e quando meno

Per effetto delle nuove regole del congedo parentale del 2024, è importante chiarire che i periodi ulteriori richiesti hanno un indennizzo pari al 30 per cento fino ai nove mesi di congedo e non oltre i 12 anni di età del bambino. Tale percentuale di indennizzo è corrisposta se il richiedente ha un reddito individuale non eccedente le 2,5 volte l’importo del trattamento minimo di pensione a carico dell’assicurazione generale obbligatoria.

Inps o datore di lavoro, chi paga l’indennità?

Per la domanda del congedo parentale dell’80 per cento relativa all’anno 2024 è necessario che il papà e/o la mamma abbiano un lavoro alle dipendenze in corso. L’istanza deve essere presentata all’Istituto di previdenza prima che cominci il periodo di congedo per il quale si procede a fare richiesta. Nel caso in cui la domanda fosse stata presentata dopo l’inizio del periodo di congedo, al genitore andrebbe il pagamento solo del rimanente periodo successivo a quello di presentazione della pratica all’Inps.

Per chi lavori alle dipendenze, è il datore di lavoro che provvede all’anticipo del congedo parentale. Solo per i dipendenti del settore agricolo e per i lavoratori a tempo determinato dello spettacolo al pagamento provvede direttamente l’Inps.

Come presentare domanda del congedo parentale?

La domanda del congedo parentale può essere presentata per via telematica, collegandosi al portale dell’Istituto di previdenza, oppure tramite patronato o, ancora, mediante il contact center. Nel momento in cui si fa richiesta, non è necessario indicare la percentuale di copertura del congedo parentale rispetto alla retribuzione della persona beneficiaria.