La legge di Bilancio 2024 ha stabilito che il congedo parentale sia indennizzato, per l’anno in corso, all’80%. Dopo il primo mese a questa percentuale già introdotta nel 2023, si prevede una seconda mensilità con la stessa retribuzione. La domanda del congedo parentale può essere presentata da chi abbia terminato la maternità o la paternità. Ma quando va presentata l’istanza? 

La richiesta del congedo parentale può essere effettuata dai lavoratori e dalle lavoratrici alle dipendenze con contratto di lavoro in corso. L’invio va effettuato all’Inps prima del periodo di inizio del congedo parentale oggetto della richiesta. 

Congedo parentale pagato all’80% nel 2024, quando va presentata la domanda? 

Quando va presentata la domanda di congedo parentale all’Inps nel 2024? La legge di Bilancio 2024 ha previsto per l’anno in corso l’aggiunta di un mese di congedo, sia per i lavoratori che per le lavoratrici, con percentuale di indennizzo pari all’80 per cento della retribuzione.

A disciplinare il nuovo congedo parentale è il comma 179, dell’articolo 1, della legge 213 del 2023. La percentuale di copertura del congedo parentale è, di norma, pari al 30 per cento. Con le nuove misure si arriva all’80% per i primi due mesi di fruizione della misura. 

Congedo parentale 80% 2024, chi può richiederlo? 

Per presentare la richiesta all’Istituto di previdenza, i lavoratori devono avere un contratto di lavoro alle dipendenze. L’istanza va presentata prima che cominci il periodo di congedo oggetto di richiesta. Nel caso in cui il lavoratore o la lavoratrice dovessero presentare la pratica dopo l’inizio del periodo di congedo oggetto di richiesta, il pagamento dell’Inps avverrebbe solo per le giornate susseguenti a quelle di presentazione della domanda. 

Chi lavora alle dipendenze riceve l’anticipo del congedo parentale dal datore di lavoro. Diversamente, l’Inps paga direttamente l’indennità solo ai lavoratori agricoli e a quelli dello spettacolo con contratto a tempo determinato. Per presentare la domanda di congedo parentale è necessario inoltrare la richiesta tramite il portale istituzionale dell’Istituto di previdenza.

In alternativa, si può agire anche mendiate i patronati e gli intermediari dell’Inps, o anche chiamando al numero del Contact Center Inps. Chi richiede il congedo non deve indicare la percentuale di indennizzo da applicare al periodo oggetto di richiesta di congedo parentale. 

Quali sono i periodi coperti dall’indennità 2024? 

La richiesta del congedo parentale da parte dei lavoratori e delle lavoratrici alle dipendenze, per i periodi successivi al 31 dicembre 2023, copre un periodo di due mesi e non più di uno, con indennità pari all’80 per cento della retribuzione. Il congedo parentale può essere richiesto fino all’età di 6 anni del figlio, mentre se si richiede il periodo parentale per anni successivi ed entro i 12 anni di età del figlio la percentuale di indennità scende al 30 per cento.

In particolare, i periodi indennizzati al 30 per cento possono riguardare un totale di sette mesi sommando i congedi del papà e della mamma, mentre per i mesi oltre al nono è prevista la richiesta, ma senza retribuzione. La legge di Bilancio 2024 stabilisce, inoltre, che la percentuale del secondo mese di congedo parentale scenderà dall’80 al 60 per cento nel prossimo anno.

I lavoratori autonomi possono richiederlo? 

L’innalzamento della percentuale di copertura del congedo parentale all’80 per cento riguarda solo i lavoratori con contratto di lavoro alle dipendenze. Non rientrano tra i lavoratori che possano presentare domanda del congedo all’80% del 2024 i lavoratori autonomi e quelli iscritti alla gestione separata dell’Inps. 

Pertanto, se dei due genitori uno lavora alle dipendenze e l’altro è un autonomo, la domanda del congedo all’80 per cento può essere presentata dal solo genitore lavoratore alle dipendenze.