Per la prevenzione del melanoma una delle azioni fondamentali è la mappatura dei nei, una visita dermatologica che può periodicamente rilevare la presenza di macchie della pelle, cambiamenti recenti o altre alterazioni che possono comportare il rischio di sviluppare un tumore.

Ecco quali sono i soggetti che dovrebbero effettuare il controllo almeno una volta l’anno, a cosa fare attenzione e come fare per aderire ai programmi di screening gratuito.

Mappatura nei per prevenire il melanoma

Il melanoma è un tumore maligno che si sviluppa in varie fasi e che colpisce ogni anno sempre più persone. Se infatti fino a pochi anni fa veniva considerato tra le neoplasie rare, attualmente, a causa di vari fattori, la stima dei casi, compresi i decessi, è aumentata arrivando più di 7000 l’anno solo in Italia e registrando di anno in anno, quasi il 20% in più di incidenza nella popolazione.

Una delle principali armi a disposizione per la prevenzione di questo tipo di cancro è la mappatura dei nei. Che consiste fondamentalmente in una visita dermatologica, durante la quale vengono individuati eventuali segni di cambiamento dei nei sospetti o altre macchie che possono destare preoccupazione.

Questo esame è importante, soprattutto per chi ha una storia personale familiare di incidenza di tumori della pelle o comunque per chi ha molti nei e quindi per controllare quali di questi possono essere nel tempo considerati pericolosi.

Come funziona la visita

la mappatura dei nei è una seduta con un dermatologo, durante la quale verranno valutate le condizioni della pelle e controllati tutti i nei presenti per stabilire o no se c’è un rischio di sviluppare un melanoma o anche un tumore benigno e come fare eventualmente per ridurlo.

L’esame è completamente indolore, non invasivo e soprattutto non necessita di particolare preparazione. Durante la visita lo specialista utilizzerà il dermatoscopio, per esaminare i nei e soprattutto mappare quelli presenti che necessitano di controlli futuri.

Può anche accadere inoltre, che già in sede di mappatura venga rilevato un problema. In quel caso si potrà procedere all’asportazione chirurgica del neo sospetto e ad un approfondimento istologico per valutare la benignità o malignità.

Chi è più a rischio

La mappatura dei nei può essere fatta, prenotando una visita dermatologica o aderendo ai programmi di screening periodici, da tutti. Ci sono però alcuni soggetti considerati più a rischio di sviluppo dei tumori della pelle, e per questo dovrebbero effettuare l’esame almeno una volta l’anno.

In particolare quelli con un fenotipo che presenta alcune caratteristiche particolari, soprattutto quelli che rientrano nelle classi da uno a tre. Cioè, con carnagione chiara e occhi chiari, capelli rossi o biondi. Numero di nei elevato, solitamente superiore a 25. Ma anche, a prescindere dal fenotipo, coloro che per lavoro si espongono più frequentemente e per molte ore al sole. Ed ovviamente i pazienti che già hanno avuto un tumore della pelle, per escludere recidive.

Questi fattori dovrebbero essere considerati per una visita specialistica, oltre che un autocontrollo da effettuare da soli a casa. Per verificare se ci sono cambiamenti nei nei, di colore, di forma o la comparsa di macchie che prima non c’erano.

Come aderire allo screening gratuito della pelle

Ogni anno, in tutte le regioni viene rinnovato un programma di screening dermatologico per la prevenzione dei tumori della pelle e dei melanomi maligni. Si tratta di una possibilità che viene offerta a tutti. Non solo per fare una visita con mappatura nei gratis, ma anche per avere informazioni più precise in merito ai corretti comportamenti per evitare i fattori di rischio.

Alcuni sono promossi da alcune associazioni o enti, ed utilizzano un centro medico mobile che attraversa l’Italia da Nord a Sud, con appuntamenti nelle principali città. Per prenotare solitamente vengono istituiti appositi numeri verdi ai quali lasciare il proprio nominativo per prendere l’appuntamento.

Di solito la stampa locale pubblica notizie ed informazioni in merito anche online. Ma in alternativa si può chiamare la propria Asl di riferimento per chiedere quando e come si può aderire alla prossima campagna.