Un gesto istintivo, simbolo di sportività, che ha però generato un polverone. È polemica per quanto accaduto nel match juniores degli Australian Open tra l’ucraina Elizaveta Kotliar e la russa Vlada Minchova. La partita, vinta 6-2 6-2 da Minchova, ha regalato poche emozioni ma al termine della gara è arrivato il colpo di scena. Le due atlete si sono strette la mano, ignorando l’astio creato dal conflitto in corso. Il gesto della tennista ucraina Kotliar ha suscitato grandi discussioni in patria e non è piaciuto al governo.

Tennista ucraina stringe la mano all’avversaria russa: la reazione del ministro dello Sport

Il primo a esprimersi sull’accaduto è stato Matviy Bidnyi, ministro dello Sport del governo di Kiev. Nel messaggio pubblicato su Facebook il politico ha sottolineato di voler parlare con la tennista e con i suoi genitori.

La mia prima impressione è che i russi abbiano provocato la nostra atleta. Prima di commentare l’episodio e di prendere provvedimenti sull’onda dell’emotività, vogliamo capire le ragioni di un simile atto. Perché le decisioni che prenderemo insieme alla federazione sportiva siano equilibrate, ascolteremo Elizaveta e i suoi genitori.

Il padre di Minchova non ci sta

La reazione del ministro ha alimentato le polemiche e il padre della 16enne ha immediatamente difeso sua figlia per quanto accaduto durante gli Australian Open. L’uomo si è appellato alla giovane età dell’atleta, riconoscendo che la stretta di mano è stata una mossa sbagliata.

Non sto cercando scuse, ma voglio spiegare la situazione: Lisa ha solo 16 anni e non ha ancora grande esperienza per partecipare a competizioni importanti come i tornei del Grande Slam. Sfortunatamente non è stata in grado di controllare le sue emozioni e ha fatto un gesto per lei automatico, senza rendersi conto che la sua rivale fosse un’atleta del paese che ha attaccato la nostra patria. È stato un errore, Lisa ne è molto dispiaciuta e promette che non accadrà più. Lei è una sincera patriota dell’Ucraina, lo è sempre stata e lo rimarrà anche in futuro.