Un’ammissione che ha spiazzato tutti, quella fatta dal presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, che riguarderebbe la valutazione in corso per giocare nei prossimi anni un’intera giornata di campionato italiano all’estero.

Casini e l’ipotesi Serie A all’estero

Intervenuto a Riad per un primo bilancio sulla Final four della Supercoppa italiana Lorenzo Casini ha parlato di una valutazione in corso che la Lega Serie A starebbe facendo con la seria possibilità che il campionato si possa giocare per un’intera giornata all’estero.

Una notizia che ha illuminato una conferenza che sembrava dovesse limitarsi ad una semplice valutazione dell’andamento della competizione che ha avuto luogo in Arabia Saudita e che si è svolta in una forma inedita.

La rivoluzione che la Lega ha attuato per la Supercoppa italiana, però, potrebbe non essere l’unica nei prossimi anni. La Serie A starebbe considerando fortemente l’idea di creare un campionato itinerante o che almeno possa attuare una singola giornata in una nazione diversa da quella italiana:

È una cosa che stiamo valutando, con pro e contro. Tra questi ultimi ovviamente il fatto che i tifosi potrebbero perdere una giornata di Serie A. Il luogo sarebbe da determinare e tra l’altro al momento non sarebbe possibile senza autorizzazione di Fifa e Uefa”.

Un’idea che evidentemente Casini e gli esponenti di Lega stanno valutando da tempo e che potrebbero discutere concretamente nei prossimi mesi soprattutto in vista dell’organizzazione per la prossima Supercoppa.

Supercoppa non solo più in Arabia, ma anche in America

Una proposta nata per valutare alternative all’Arabia Saudita, che resta ugualmente una soluzione valida e riferimento poiché centro delle ultime attività economiche e di rilievo mondiale presenti e future, dall’Expo 2030 ai Mondiali 2032:

“Esportare questa competizione è un tentativo iniziato già negli anni ’90 con la prima partita a Washington. L’Arabia Saudita è diventato un Paese di riferimento, già diversi anni fa e guardando quello che il Paese sta facendo in prospettiva di Expo 2030 e dei Mondiali 2032 era un momento importante esserci. Come Serie A, non chiediamo solo al mercato arabo. C’è la possibilità di creare visibilità e relazioni non solo commerciali ma che diventano diplomatiche. Il mercato arabo ci chiede quello che mi pare sia avvenuto: portare la tradizione, la notorietà e il talento del calcio italiano“.

In seguito, è Casini in persona ad ammettere che la Lega è in piena valutazione di altri luoghi per sperimentare la Supercoppa Italiana a nuovi livelli anche se l’argomento non è ancora arrivato in assemblea:

“In assemblea non ne abbiamo ancora parlato, ma non sottovaluterei anche l’Italia dove sperimentare dei luoghi in Final four“.

In tal senso le alternative potrebbero essere gli Stati Uniti, luogo dei prossimi Mondiali e centro di un’economia attuale in forte tendenza, ma anche l’India. Come spiega Casini, la Nazione asiatica potrebbe essere un prospetto interessante anche se ancora in via di sviluppo nel mondo del calcio.

Fu lo stesso Del Piero a giocarci: dopo l’esperienza a Sydney, l’ex attaccante bianconeri approdò al Delhi Dynamos – squadra dell’Indian Super League – per vivere l’ultima avventura prima di dire addio definitivamente al calcio.

Una parentesi breve che durò solo qualche mese ma che ha chiarito quanto l’India possa essere potenzialmente meta d’interesse per il calcio e per tutto ciò che ruota attorno ad esso. A nominare Del Piero, come esempio da riportare, lo stesso Lorenzo Casini:

“La scelta fatta negli anni scorsi aveva una logica e in questo senso per il futuro gli Stati Uniti potrebbero essere un luogo in cui avrebbe senso andare, pensando agli investimenti per i Mondiali 2026. Poi c’è l’India dove non andremo a giocare a cricket, ma è un mondo nuovo e abbiamo avuto lì un campione come Del Piero che ci ha provato a giocare“.