Fiorentina-Inter, le parole dei protagonisti del posticipo della domenica di Serie A. Un confronto con molto significato per i nerazzurri che dopo gli impegni di supercoppa volevano continuare a raggiungere i propri obiettivi stagionali. La formazione di Inzaghi non voleva fare passi falsi e continuare la corsa per lo scudetto contro la Juventus di Allegri (soprattutto dopo il pari dei bianconeri contro l’Empoli di Nicola per uno a uno). La squadra di Italiano invece voleva riprendere a macinare risultati dopo le sconfitte contro Sassuolo e Napoli e il pari per due a due contro l’Udinese di Cioffi. L’obiettivo era quello di tenere a distanza l’Atalanta di Gasperini e il Bologna di Thiago Motta. Ecco le parole dei protagonisti della gara di domenica 28 gennaio 2024.

Fiorentina-Inter, le parole di Italiano

Messa alla spalle la sfida di Supercoppa contro il Napoli, la formazione di Inzaghi affrontava la gara contro la Fiorentina. I nerazzurri volevano bissare le belle prestazioni in Arabia il tre a zero contro la Lazio aveva ridato una grossa euforia a tutto l’ambiente grazie alla meravigliosa prestazione di Thuram e Çalhanoğlu. La Fiorentina di Italiano invece era reduce da una pesante sconfitta per tre a zero contro il Napoli di Mazzarri e voleva riprendere il suo cammino verso la Champions League. Ecco le parole dei protagonisti della gara allo stadio Franchi vinta per uno a zero dall’Inter di Inzaghi con la rete di Martinez al quattordicesimo minuto del primo tempo:

Forte delusione per Italiano nonostante la buona prestazione la Fiorentina ha perso una partita in cui ha avuto il pallino del gioco in diverse fasi:

“Oltre che arrabbiato, sono un po’ deluso dal fatto che in partite come queste noi non riusciamo mai a trovare quella giocata per raddrizzarle o non perderle – ha detto a Dazn – tante volte è successo che riusciamo a lavorare nella metà campo avversaria e non portiamo a casa punti. Abbiamo avuto anche l’occasione del rigore, dico sempre che è un’opportunità da non sbagliare. Stiamo avendo una maledizione dal dischetto, non mi piace. Però continuiamo così, ci toglieremo delle soddisfazioni. Non si parla di gerarchie, di chi tira e non tira. Il problema è che chi arriva sul dischetto deve essere convinto, deve essere lui a prendersi la responsabilità. Siccome abbiamo ricevuto delle critiche, dico che è una situazione particolare: Nico è il rigorista e si può sbagliare, dobbiamo riprenderci tutto questo che non sta arrivando. Tre rigori ci hanno fatto perdere tre partite”.

Le parole di Inzaghi

Importante successo invece per l’Inter che ritorna in vetta con una gara in più. Ecco le parole di Inzaghi:

“La partita è molto importante, su un campo difficile. La squadra ha fatto un ottimo primo tempo ed è lì che dovevamo chiuderla, facendo magari un altro gol. Una squadra come la Fiorentina può sempre impensierirti e l’abbiamo tenuta in partita. Ci sono state delle ripartenze nel secondo tempo in cui abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio, poi poteva succedere di tutto. Vittoria importantissima ma sono solo 21 partite, il percorso deve continuare sapendo che le partite saranno difficili come stasera”.

Da Carlos Augusto alle belle prove a centrocampo di Frattesi e Asllani, Inzaghi ha avuto delle belle risposte dalle sue riserve in una gara dalle mille insidie:

“Molto bene, e non ho tolto nessuno a centrocampo anche se c’è un Klaassen che meriterebbe di giocare di più. Ho fatto altre scelte, ma bravi tutti quanti. Bisogna continuare così sapendo che siamo poco oltre la metà di un percorso difficilissimo e pieno di insidie, come anche stasera”.

Sul paragone con la gara di Sinner e l’avvicinamento al big match della prossima settimana in casa contro la Juventus di Allegri:

“Vedendo come giochiamo e approcciamo le gare, al di là di essere primi o secondi e di avere o no l’asterisco, dico che i ragazzi devono continuare così. Essere a +1 o a -2 cambia poco, conta che la squadra continui in questo modo”.


Una gara sofferta ma che l’Inter è riuscita lo stesso a portare a casa su questo Inzaghi ha le idee chiare sulla versatilità di atteggiamento della sua rosa a seconda della partita:

“Sono partite differenti… Con la Lazio avevamo avuto una preparazione più lunga e tranquilla, col Napoli siamo scesi in campo dopo due giorni e mezzo. Due finali in una, sapevamo che in questa partita potevamo rischiare nell’andare avanti. Infatti nel primo tempo non ero soddisfatto per l’1-0. La Fiorentina era tornata prima di noi e aveva avuto più tempo, oltre ad essere un’ottima squadra allenata bene. Ti fanno sempre soffrire, vittoria importante ma non decisiva”.