Inter-Napoli, le parole dei protagonisti della finale di Supercoppa. Un confronto con molto significato per i nerazzurri che dopo la gara contro la Lazio volevano continuare a raggiungere i propri obiettivi stagionali. Il Napoli dopo il tre a zero contro la Fiorentina voleva sovvertire il pronostico dopo il cambio di modulo sorprendente con il ritorno della difesa a tre al posto del 4-3-3 di stampo spallettiano. I campani nonostante l’assenza di Osimhen si sono ritrovati in casa un talento come Zerbin che ha siglato una doppietta contro al formazione di Italiano. Ecco le protagonisti della gara di lunedì 21 gennaio 2024.
Inter-Napoli, le parole di De Laurentiis
Messa alla spalle la sfida delle semifinali contro Fiorentina e Lazio, il Napoli di Mazzarri e l’Inter di Inzaghi si affrontavano per la Supercoppa italiana. I nerazzurri volevano bissare la vittoria dello scorso anno contro il Milan sempre in Arabia e il tre a zero contro la Lazio aveva ridato una grossa euforia a tutto l’ambiente grazie alla meravigliosa prestazione di Thuram e Çalhanoğlu. Il Napoli dopo una partenza deludente ha ritrovato il sorriso con il bel successo contro la formazione di Italiano e il successo contro la Salernitana all’ultimo. Ecco le parole dei protagonisti della finalissima.
Al posto di Mazzarri De Laurentiis è intervenuto in conferenza stampa:
“No, sono molto contento, sono entrato nello spogliatoio. Li ho ringraziati, perché hanno dato molto: gli avevo promesso un premio se avessimo vinto e ho detto che un premio ci sarà lo stesso. Hanno dimostrato di essere squadra, a me dispiace per i tifosi perché quando si perde c’è rammarico. Vedo un Napoli che, pure in attesa che entrino le nuove forze dal mercato, cioè i due giocatori che sono arrivati e non hanno avuto tempo di allenarsi, oltre ad altri due che arriveranno, più Olivera, Anguissa e Osimhen, vedo un Napoli dicevo che sta trovando la strada giusta. L’Inter è prima in classifica: non abbiamo sfigurato, mi è sembrata una strada sempre forte ma imprecisa. Ai tifosi dico di stare sereni e calmi, perché il Napoli sta tornando”.
Il patron azzurro fa anche una battuta nei confronti degli arbitri:
“Non lo faccio mai, perché dopo 19 anni che senso ha? Quando tu ti batti e Tavecchio ci fa iniziare primi in Europa col VAR, poi combattiamo per capire se si possono avere i commenti, poi lottiamo per metterlo a posto… Stasera, prima della partita, ho parlato con Rocchi degli accorgimenti che servirebbero per il VAR e togliere dalla graticola, sempre presente, gli arbitri, che finiscono sempre al centro di una critica che può essere o meno costruttiva, che a volte è giusta e a volte è ingiusta. Che volete dire degli arbitri? Stanno commettendo dall’inizio del campionato, lo denunciate voi, una serie di problemi: evidentemente c’è qualcosa che non funziona. Ma senza considerarlo un malessere: bisogna riuscire a prenderne atto, senza fare un j’accuse. Bisogna distendere gli animi e fare quello che la Lega non fa mai: discuterne, con chi ha la responsabilità. Federazione, Lega, devono fare non delle rimostranze e ricevere delle scuse. Devono pensare a come possiamo modificare tutto quanto, visto che ogni settimana i media non fanno altro che vivere e creare il dibattito sull’arbitraggio. Vuol dire che l’arbitraggio ha, alla base, una crisi di utilizzazione. In Inghilterra ci sono stati arbitraggi non eccezionali, però nel passato sembrava che tutto funzionasse al meglio. Noi abbiamo un calcio che soffre ed è invecchiato: noi usiamo molto la tattica, che non esiste in Inghilterra dove il calcio è molto più spettacolare”.
Le parole di Inzaghi
Inzaghi è intervenuto in conferenza sulla vittoria del torneo in ricordo di Riva:
“Sì, chiaramente l’abbiamo saputo a fine primo tempo e io ho avuto la fortuna di conoscerlo e di parlargli a Coverciano. Grandissimo calciatore e grandissimo uomo, lascerà un grande vuoto. Martinez? Deve continuare in questo modo, ha fatto sei mesi ottimi. È un leader, è un capitano. Deve continuare così. Barella? Anche lui ha saputo a fine primo tempo di Gigi Riva, doveva cercare di non farsi ammonire. Sono cose che possono succedere, purtroppo stasera è stato ammonito ma andiamo avanti e abbiamo vinto la coppa”.
Inzaghi ora pensa all’obiettivo scudetto:
“Non sapevamo come sarebbe potuta andare, solitamente le finali si preparano con più calma, in sei-sette giorni. Avevamo giocato contro la Lazio, c’era fatica e c’era un po’ di stanchezza. Abbiamo trovato i campioni d’Italia, a cui vanno fatti i complimenti. Però la mia Inter è rimasta concentrata e lucida, mi ricordo una parata di Sommer. Sono molto contento di tutti e cinque i subentrati. Stavamo esultando per il gol dell’1-0′ e stavo pensando che magari sarebbero arrivati palloni negli ultimi minuti. Bisseck ha giocato poco ma è stato bravo uguale. Scudetto? Sappiamo qual è la nostra corsa e cosa abbiamo fatto finora. Abbiamo due grandi concorrenti che stanno viaggiando a un livello altissimo come l’Inter. Dobbiamo essere bravi a fare gli ultimi sei mesi come i primi sei”.