Chi è Marianna Vyshemirskaya? Si tratta della donna incinta diventata il simbolo dell’ospedale pediatrico bombardato a Mariupol, in Ucraina che ora sta facendo discutere per la scelta di sostenere apertamente Putin.

La donna era stata fotografata con il pancione e gli occhi tristi da Evgeniy Maloleteka, un reporter di Associated Press che proprio per quegli scatti vinse il premio Pulitzer.

La ragazza, come riporta la Repubblica, non ha di fatto mai nascosto il suo orientamento filorusso e nelle scorse ore il suo nome è tornato alla ribalta dopo uno scatto pubblicato sui social che l’ha immortalata al punto di raccolta firme per sostenere la candidatura del presidente russo alle elezioni presidenziali del 2024.

Scatenando subito i commenti di molti utenti che l’hanno additata come traditrice.

Chi è Marianna Vyshemirskaya: il post alle elezioni presidenziali in Russia

L’odio nei confronti della ragazza, grande sostenitrice da sempre di Putin, è nato subito dopo aver pubblicato una foto che la ritraeva alle elezioni presidenziali in Russia.

Sotto lo scatto infatti si possono leggere delle parole scritte dalla donna che spiega di aver trovato il tempo di andare al punto di raccolta firme per sostenere Vladimir Vladimirovič Putin come candidato alla presidenza della Russia.

Per Marianna infatti la scelta di votare e confermare Putin è infatti ovvia così da non cambiare cambiare nulla nella linea di governo del Paese.

La Russia infatti, secondo la donna, ma anche secondo molti altri, si sta sviluppando in modo dinamico e sta facendo di tutto per proteggere i suoi cittadini cercando di rendere il domani di tutti migliore.

Tutto questo, continua nel post Marianna, non si può negare che sia legato alla personalità di una persona specifica che prende le giuste decisioni e che porta dei risultati ben visibili nel Paese.

Il suo nome inoltre, figura anche nel sito Myrotvorets, un database che registra i sostenitori della causa filo-russa creato dall’attivista Heorhij Tuka.

Nella scheda che riguarda la donna si legge che Marianna è complice dei criminali di guerra russi e che partecipa ad operazioni speciali di informazione della Russia contro l’Ucraina e le sue forze armate.

I commenti sotto la foto

Il post in questione, ha subito scatenato l’odio di tanti utenti che non si sono trovati d’accordo con le sue parole.

Alcuni hanno commentato così: “Putin ha quasi ucciso tuo figlio, e tu hai messo una firma per lui”; “Erano tutti così preoccupati per lei quando hanno visto quegli scatti, e si è rivelata una larva, in vendita”; “Beh, che dire, venduta”, “Mi fai schifo, vergognati”. 

Anche diversi media di Kiev hanno riportato la storia di Marianna dopo il famoso scatto davanti all’ospedale pediatrico che le è valso il soprannome di “Madonna di Mariupol”, ricordando come nei giorni del bombardamento dell’ospedale i russi sostenevano che le foto pubblicate dall’Associated Press fossero in realtà finte e create ad hoc per fare notizia. Oltre credere che proprio Marianna fosse una giovane attrice ingaggiata per fare servizi di propaganda contro Mosca.

Ora però tutte queste teorie sembrano essere dimenticate, dato che la giovane è diventata un simbolo per quelli che, nel Paese invaso, sostengono Vladimir Putin. 

La vita di Marianna

Prima dello scoppio della guerra, Marianna gestiva una pagina Instagram dedicata a consigli sulla cosmesi. Oggi invece, ha cambiato genere e su un canale secondario, che ha ottenuto circa 5 mila follower, e su Telegram tratta argomenti di geopolitica e propaganda.

Proprio la 30enne di Donetsk, che ora vive tra la sua città natale e Mosca, ha raccontato più volte ai giornali russi la sua esperienza a Mariupol.

La donna infatti sostiene che l’ospedale in quel momento fosse occupato “dagli Azov”, un’Unità dell’Esercito insurrezionale rivoluzionario dell’Ucraina che usava le partorienti come degli “scudi umani”.

Dopo la nascita della figlia la stessa Marianna ha permesso poi ai giornalisti di AP di fotografare sia lei che la piccola e il marito.