Che succede se si smette di fumare improvvisamente? E’ quello che si chiedono molti fumatori che hanno intenzione di smettere e liberarsi dalla dipendenza da nicotina.

Il tabagismo rappresenta un notevole fattore di rischio per una vasta gamma di patologie, includendo problemi cardiovascolari, metabolici, endocrinologici, dentali e oncologici. I fumatori sono particolarmente suscettibili a condizioni quali ictus, infarto cardiaco, ischemie cerebrali, diabete mellito e diversi tipi di tumori, tra cui quelli ai polmoni, al cavo orale, alla vescica, all’esofago e al seno. In sostanza, nessun sistema o organo nel corpo sfugge agli effetti nocivi del fumo di sigaretta.

Che succede se si smette di fumare improvvisamente?

Il percorso per liberarsi completamente dalle conseguenze del fumo può richiedere fino a 20 anni. Tuttavia, i benefici di una vita senza tabacco iniziano a farsi notare già dalle prime 24 ore dopo aver smesso di fumare.

Questa fase iniziale può essere la più impegnativa, caratterizzata da sintomi fisici e psicologici di astinenza come:

  • nervosismo,
  • depressione,
  • insonnia,
  • stati febbrili,
  • irresistibile desiderio di fumare.

Cosa succede dopo i primi giorni?

Superati i sintomi dell’astinenza dei primi giorni, il ritmo cardiaco inizia a tornare alla normalità, riducendosi grazie alla mancanza dello stimolo eccitante della nicotina; la concentrazione di monossido di carbonio nel sangue diminuisce e il respiro migliora. Inoltre, si verificano miglioramenti nella percezione dei sapori e degli odori, e il corpo inizia progressivamente a liberarsi della nicotina depositata nei tessuti, inclusa la pelle, importante via di eliminazione della sostanza. I sintomi di astinenza si attenuano gradualmente fino a scomparire.

Cosa succede tra il primo e il quinto anno?

Tra 1 e 5 anni dopo aver smesso di fumare, si cominciano a notare significativi benefici in termini di riduzione del rischio di sviluppare gravi patologie. Innanzitutto, il rischio di malattie cardiovascolari come ictus e infarto cardiaco migliora, seguito da un calo drastico del rischio di diabete, specialmente nelle donne.

Cosa succede dopo 10 anni?

Dopo 10 anni, il rischio di sviluppare tumori ai polmoni, pancreas, esofago, stomaco, cavo orale e seno inizia a diminuire notevolmente, sebbene non sia ancora completamente paragonabile a quello dei non fumatori.

A 15/20 anni dalla cessazione del fumo, il profilo di rischio di morte precoce, cancro e diabete tra ex fumatori e non fumatori diventa quasi equiparabile. Questo vale particolarmente per le donne, che presentano un rischio di sviluppare un tumore al pancreas simile a quello di chi non ha mai fumato. Anche per quanto riguarda le patologie ischemiche del cuore e del cervello, nonché le affezioni dei denti e del cavo orale, come la piorrea, la situazione si normalizza.