La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) è un fondamentale sostegno economico fornito dall’Inps a coloro che hanno perso il lavoro. Andiamo a vedere se nel 2024 le regole per accedere a questa indennità di disoccupazione sono state aggiornate, facendo una panoramica sui requisiti richiesti e sulle modalità di presentazione della domanda. Ecco chi ha diritto alla Naspi nel 2024.
Chi può richiedere la Naspi nel 2024: i beneficiari
I lavoratori che possono richiedere la NASpI includono:
- Dipendenti subordinati, inclusi gli apprendisti.
- Soci lavoratori di cooperative.
- Personale artistico subordinato.
- Dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.
- Operai agricoli a tempo indeterminato delle cooperative.
- Giornalisti, ora sotto la gestione Inps.
Chi ha diritto alla Naspi 2024: requisiti specifici
Per essere ammissibili, i lavoratori devono aver perso il lavoro involontariamente e soddisfare specifici requisiti contributivi e lavorativi. È richiesta la registrazione come disoccupati, includendo la dichiarazione di immediata disponibilità (DID) e la partecipazione a misure di politica attiva del lavoro.
Infatti, la concessione della NASpI è legata alla DID, che implica la disponibilità a svolgere attività lavorative e partecipare a misure di politica attiva. Entro 15 giorni dalla presentazione della domanda, è necessario stipulare un patto di servizio presso il centro per l’impiego.
Come presentare domanda per la Naspi
La domanda per la NASpI può essere presentata direttamente all’Inps online, tramite patronato o contact center. È importante fornire tutti i dati richiesti, inclusi il numero dei contratti di somministrazione di lavoro conclusi, la loro durata, e le informazioni sui lavoratori interessati.
La domanda di NASpI deve essere presentata all’Inps entro 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. Come già detto, l’istanza deve essere presentata tramite modalità telematiche. È fondamentale evitare errori nella fase di compilazione per prevenire il rigetto della domanda.
Limiti reddituali e compatibilità
La Naspi è compatibile con il reddito da lavoro occasionale fino a un massimo di 5.000 euro annui. I limiti reddituali per mantenere lo stato di disoccupazione sono fissati a 8.174 euro per il lavoro dipendente e 5.500 euro per il lavoro autonomo.
Durata e importo
La durata dell’indennità è calcolata in base alle settimane contributive degli ultimi quattro anni, e l’importo è determinato annualmente dall’Inps. L’indennità viene erogata mensilmente.
Chi è escluso dalla Naspi nel 2024
Non tutti possono accedere alla NASpI. Sono esclusi:
- Lavoratori dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni.
- Operai agricoli a tempo determinato.
- Lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale.
- Coloro che hanno già maturato i requisiti per il pensionamento.
- Titolari di assegno ordinario di invalidità, a meno che non optino per la NASpI.
Novità e ampliamenti del 2024
La Legge di Bilancio 2022 ha introdotto importanti modifiche, ampliando le categorie di lavoratori che possono beneficiare della NASpI. Questo include ora anche gli operai agricoli a tempo indeterminato e i giornalisti passati sotto la gestione Inps.
Altre forme di sostegno al reddito alternative alla Naspi
Nel caso in cui un lavoratore non soddisfi i requisiti per la NASpI, esistono altre forme di sostegno fornite dall’Inps, come l’assegno per i lavoratori in mobilità e varie forme di cassa integrazione guadagni (CIG).
Inoltre, come supporto per trovare subito lavoro, c’è anche il Supporto Formazione e Lavoro, una delle misure che è andata a sostituire il Reddito di Cittadinanza, soprattutto in merito allo scopo di reinserimento professionale.
Il Supporto per la Formazione e il Lavoro, infatti, è una misura attuata per promuovere l’integrazione nel mercato del lavoro di persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa. Destinato ai componenti di nuclei familiari di età compresa tra 18 e 59 anni, con un ISEE non superiore a 6.000 euro e senza minori, anziani o persone con disabilità in famiglia, il SFL incoraggia la partecipazione a varie iniziative: formazione professionale, progetti di utilità sociale, servizio civile universale e altre politiche attive del lavoro.
I partecipanti ricevono un’indennità di partecipazione, a condizione di aderire attivamente ai progetti proposti e accettare le offerte di lavoro adeguate al proprio profilo. La domanda per il SFL va presentata all’Inps e include l’obbligo di sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale (PAD) attraverso il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL), indicando almeno tre agenzie per il lavoro contattate.
Una volta approvata la domanda, il richiedente firma un Patto di Servizio Personalizzato presso i centri per l’impiego, delineando il percorso formativo e lavorativo da seguire. Il SFL prevede un beneficio economico di 350 euro mensili per un massimo di 12 mesi, erogato dall’Inps.
Il programma è rivolto a cittadini italiani o dell’UE, o a cittadini di paesi terzi con permesso di soggiorno a lungo termine, risiedenti in Italia da almeno cinque anni. L’accesso è incompatibile con il Reddito di Cittadinanza, la Pensione di Cittadinanza e altri strumenti pubblici di sostegno. Dal 2024, anche i beneficiari dell’Assegno di Inclusione possono accedere al SFL, a patto di non essere inclusi nella scala di equivalenza specifica per l’ADI.