Una delle tematiche a cui la comunità internazionale presta attenzione è la crisi del Mar Rosso che andrà ad influenzare l’economia italiana.
Confindustria ha lanciato un allarme che sta destando non poche preoccupazioni tra gli investitori: si tratta del blocco dei flussi commerciali da parte delle società di spedizione che impatterà inevitabilmente sulla situazione economica dell’Occidente, in particolare di quella italiana. La crisi del Mar Rosso ha causato l’incremento dei costi di logistica, che potrebbero innescare una nuova ondata inflazionistica, la quale potrebbe abbattersi nuovamente sul Vecchio Continente.
Scopriamo in questa guida quali potrebbero essere le conseguenze della crisi del Mar Rosso sull’economia italiana.
Crisi del Mar Rosso: come influenzerà l’economia italiana?
L’anno 2024 è iniziato con tre tematiche su cui è focalizzata all’attenzione della comunità e della stampa internazionale. La crisi del Mar Rosso ha portato al blocco dei traffici commerciali all’interno del tratto marittimo: molte navi mercantili hanno stoppato la navigazione, mentre in altri casi hanno cambiato rotta e preferito circumnavigare il continente nero.
Le difficoltà geopolitiche che stanno interessando il Mar Rosso potrebbero avere conseguenze negative sull’economia tricolore. L’allerta è stata lanciata dal Centro Studi di Confindustria in quanto le proiezioni per gli scambi commerciali delle imprese italiane non sono molto rassicuranti e rosee.
Nel corso dell’anno appena concluso l’export dei beni Made in Italy si è ridotto e il blocco dei flussi commerciali nel Mar Rosso non è di certo un evento isolato e senza conseguenze sull’economia tricolore.
Quali potrebbero essere? Innalzamento dei prezzi al consumo e riduzione dell’output produttivo: ecco le conseguenze che l’economia italiana potrebbe subire a seguito del caos nel Mar Rosso.
Confindustria avverte che il corrente anno 2024 è appena iniziato con minacce e rischi per gli scambi commerciali a seguito del blocco delle navi mercantili. I prezzi del petrolio e del gas sono piuttosto elevati. Tutta la comunità e gli investitori internazionali sono sempre più attenti a monitorare la situazione geopolitica nel Medio-Oriente.
I dati sono davvero poco confortevoli: i principali colossi di spedizioni internazionali hanno deciso di deviare le rotte commerciali circumnavigando l’Africa, i costi di logistica sono aumentati di oltre 90 punti percentuali e il traffico di navi che transitano nel Mar Rosso si è ridotto di oltre il 50% nel quarto trimestre dell’anno scorso. Questa situazione di disagio e di turbolenza rappresenta una serie minaccia per l’economia italiana.
Crisi Mar Rosso: quali sono i settori che saranno più colpiti?
La crisi del Mar Rosso, l’aumento dei costi di trasporto e la riduzione dei flussi commerciali avranno un effetto negativo su determinati settori:
- il commercio degli apparecchi e dei beni elettronici,
- gli scambi di petrolio, gas e gas naturale liquefatto,
- gli scambi dei prodotti artigianali e degli accessori in pelle,
- gli scambi commerciali dei macchinari.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione delle relazioni dei flussi commerciali, si sta già assistendo a continui cambiamenti strategici a seguito degli eventi geopolitici.
Crisi Mar Rosso: quali sono i mutamenti strategici?
L’Italia potenzierà i legami commerciali con gli Stati Uniti d’America: le navi mercantili qatariote non riusciranno più a raggiungere il Vecchio Continente a seguito del blocco del Canale di Suez, per questo le imprese italiane si rivolgeranno agli USA.
Per quanto concerne le importazioni tricolore la Cina peserà molto meno sulla bilancia commerciale, specie per quanto riguarda i beni elettronici. L’importazione del petrolio e dei beni energetici provenienti dalla Russia hanno registrato un calo drastico di oltre 80 punti percentuali. Anche le aziende farmaceutiche si stanno rivolgendo ai Paesi Bassi ed alla Svizzera.
In tale situazione di incertezza macroeconomica, di tensioni e di minacce ai flussi commerciali, l’Italia potrebbe ritrovarsi ad essere coinvolta con conseguenze negative sul sistema economico.