Le cartelle esattoriali in autotutela non si pagano più? Come chiedere l’annullamento di una cartella esattoriale? Quando è possibile richiedere lo sgravio di una cartella? Riceviamo numerose domande riguardanti le cartelle esattoriali cancellate per autotutela; pertanto, analizzeremo nel dettaglio come funziona la cancellazione di una cartella esattoriale in autotutela nel 2024.

Cartelle esattoriali 2024: annullamento autotutela

Al giorno d’oggi, molti contribuenti si trovano a gestire cartelle esattoriali. Alcuni le pagano prontamente, rispettando scrupolosamente le scadenze; altri, invece, presentano richieste di rateizzazione. C’è anche una minoranza che decide di “aspettare” la prescrizione o altre misure di annullamento o rottamazione delle cartelle di pagamento.

Considerando che tali eventi possono verificarsi o meno e sono più legati alla “buona sorte” che a reali o presumibili interventi normativi nel breve termine, si comprende la necessità di trovare soluzioni concrete. Da un punto di vista temporale, è importante considerare che la prescrizione può essere interrotta anche pochi giorni prima della scadenza, comportando un ulteriore slittamento con un aumento di spese e rischi.

L’assenza di azioni da parte del contribuente, come il pagamento, la rateizzazione o l’annullamento del debito, porta l’Agenzia delle Entrate – Riscossione ad attivare procedure cautelari ed esecutive. Pertanto, se ritieni che la cartella esattoriale non sia dovuta e non debba essere pagata, puoi presentare una richiesta di annullamento del debito all’ente creditore o al giudice.

È possibile presentare una domanda di sospensione del debito all’Agenzia delle Entrate – Riscossione, che agirà da tramite con l’ente creditore interessato per l’annullamento.

Come chiedere l’annullamento di una cartella esattoriale?

 L’Agenzia delle Entrate-Riscossione iscrive a ruolo il debito e si impegna alla sua riscossione. Tuttavia, la richiesta di pagamento proviene dagli enti pubblici creditori, come ad esempio l’INPS, l’Agenzia delle Entrate, i comuni e così via.

Lo sgravio (annullamento) di un debito esattoriale deve essere richiesto direttamente all’ente creditore indicato nella cartella esattoriale, ovvero il riferimento del tributo da regolarizzare.

A titolo di esempio: se l’Amministrazione Comunale chiede all’Agenzia delle Entrate-Riscossione di riscuotere la tassa sui rifiuti, anche se sei esentato, la richiesta di annullare la cartella esattoriale e, quindi, la richiesta di pagamento, dovrà essere presentata al Comune.

In questo caso, la domanda da presentare viene definita “autotutela”, con la quale si chiede all’ente di correggere l’errore commesso.

L’ente che annulla il debito esattoriale deve inviare all’Agenzia delle Entrate – Riscossione lo “sgravio”, ovvero l’ordine di annullare il debito iscritto a ruolo.

Solo recependo questo documento, la Riscossione cancella quel tributo dalla cartella esattoriale. Diversamente, se la Riscossione non riceve lo sgravio da parte dell’ente creditore, è obbligata per legge a procedere con la riscossione.

Quando scade la domanda in autotutela?

La legge non ha indicato un termine entro il quale presentare la richiesta in autotutela. Tuttavia, è consigliabile presentare la richiesta quanto prima.

È importante notare che esistono delle condizioni che permettono di presentare all’Agenzia delle Entrate – Riscossione una richiesta di sospensione della cartella esattoriale. In ogni caso, occorre attendere l’esito delle verifiche da parte dell’ente creditore.

Si ricorda che è possibile presentare una domanda di sgravio totale o parziale. Nella prima ipotesi, il tributo viene annullato per intero, mentre nella seconda, il tributo viene annullato parzialmente.

Cartelle esattoriali in autotutela: è possibile ottenere il rimborso delle somme pagate nel 2024?

Sì, assolutamente. Il provvedimento di annullamento (sgravio) del tributo contiene anche l’eventuale rimborso, totale o parziale, delle somme già pagate e non dovute.

Per ulteriori dettagli sull’annullamento del debito, si consiglia di consultare la pagina ufficiale dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione.

In conclusione, puoi annullare i debiti esattoriali del 2024 inviando una richiesta all’Agenzia delle Entrate – Riscossione o all’ente creditore per ottenere uno sgravio totale o parziale. Un’opportunità per liberarti dai debiti in autotutela, forse poco conosciuta.