Prime simulazione dell’Assegno di inclusione che si andrà a prendere a partire dalla fine di gennaio 2024 più l’Assegno unico universale (AUU) per i figli: una famiglia con un figlio entro l’età di 18 anni prenderà, in media, 850 euro. È solo uno dei casi che si possono fare considerando che gli importi dell’Assegno universale unico per i figli dal 1° gennaio 2024 è soggetto a rivalutazione degli importi in base all’inflazione osservata dall’Istat nel 2023. Il tasso di crescita dei prezzi è stato del 5,4 per cento.

Per chi percepiva il Reddito di cittadinanza (e, dunque, nel nuovo anno prenderà l’Assegno di inclusione), è necessario presentare una nuova domanda entro la fine di febbraio per l’indennità per i figli. Nella domanda si dovrà indicare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), necessaria per il nuovo Indicatore della situazione economica equivalente (Isee).

Assegno di inclusione più Auu per i figli 2024: famiglia con un figlio prende 850 euro al mese

Prime simulazioni delle indennità che le famiglie percepiranno nel 2024, in particolare per i nuclei ex beneficiari del Reddito di cittadinanza che, dallo scorso 1° gennaio, sono destinatarie del nuovo Assegno di inclusione (Adi) e, contemporaneamente, dell’Assegno unico universale (Auu) nel caso in cui abbiano figli di età non eccedente i 21 anni.

Le due indennità, sommate, portano a un assegno mensile che può arrivare a 850 euro di media in presenza di un figlio. Infatti, l’Inps stima che, mediamente, l’Assegno di inclusione avrà un importo di 635 euro, poco più di 100 euro in media di più rispetto al vecchio Reddito di cittadinanza.

Assegno di inclusione, quando pagano il primo assegno del 2024?

Il primo pagamento dell’Assegno di inclusione avverrà tra pochi giorni: dal 26 gennaio verrà accreditata l’indennità alle famiglie che abbiano presentato domanda tra il 18 dicembre 2023 e il 7 gennaio 2024 e che siano in regola con la sottoscrizione del Patto di attivazione digitale (Pad).

All’importo della nuova indennità di sostegno al reddito, si deve sommare l’importo dell’Assegno unico universale. Per le famiglie che hanno un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore al tetto di 17.139 euro, il pagamento dell’indennità per ogni figlio di età inferiore ai 18 anni è di 200 euro.

Il nuovo tetto base di Isee è l’importo rivalutato rispetto all’inflazione osservata nel 2023. Lo scorso anno, tale limite era fissato in 16.250 euro. In presenza di altri figli, è ovvio, la famiglia percepisce un importo maggiore.

Assegno inclusione e Auu 2024, adempimenti del Pad e del nuovo Isee

Secondo le ultime stime dell’Inps, finora sono state presentate 600mila domande per l’Assegno di inclusione (Adi). Se ne attendono circa 727mila in totale. Per chi ha presentato le domande dall’8 gennaio 2024 in poi, ed entro il 31 gennaio prossimo, il primo pagamento avverrà il 15 febbraio 2024 e i susseguenti sempre il giorno 27 del mese. Anche in questo caso, il Patto per l’attivazione digitale (Pad) deve essere stato presentato entro il 31 gennaio prossimo.

Per domande presentate successivamente, il primo pagamento avverrà sempre il 15 del mese susseguente a quello di sottoscrizione del Patto di attivazione digitale, mentre il secondo pagamento il giorno 27 del mese di competenza. A marzo, le famiglie percepiranno gli importo rivisti dell’Assegno per i figli in caso di aggiornamento dell’Isee.

Assegno unico per i figli, importo minimo e rinnovo Isee entro il 30 giugno 2024

Per un figlio minore si ricevono 200 euro rispetto ai 189 dello scorso anno se l’Isee è inferiore a 17.139 euro. L’importo di base della misura è passato a 57,10 euro, rispetto ai 54 euro dello scorso anno. Questo importo spetta se l’Isee è superiore a 45.704 euro (rispetto al tetto di 43.240 euro del 2023) e se non si rinnova l’Isee in tempo entro fine febbraio. Infatti, senza il nuovo Isee l’Inps paga l’importo minimo fino a giugno 2024.

Se il rinnovo arriva entro il 30 giugno 2024, la famiglia ha diritto agli arretrati a decorrere dalla mensilità di marzo; nel caso in cui il rinnovo dovesse avvenire dopo il 30 giugno 2024, alla famiglia non spetterebbero gli arretrati.