Il libretto postale smart, una delle più recenti innovazioni di Poste Italiane per proteggere il patrimonio dei correntisti, è molto richiesto ma presenta aspetti meno noti che potrebbero non renderlo l’opzione finanziaria ideale per tutti.

Conviene mettere i risparmi sul libretto postale?

I pro

Innanzitutto, è importante sottolineare che, come per il libretto cartaceo, tutte le somme depositate sul libretto smart sono garantite dallo Stato italiano senza limiti di importo. Inoltre, il libretto postale smart non ha costi di gestione, offerto gratuitamente da Poste Italiane.

Dotato di una carta per prelievi e altre operazioni ATM, non comporta canoni di pagamento.Ci sono solo alcune spese associate al libretto cartaceo, come 1,55 euro in caso di smarrimento e 34,20 euro annui per l’imposta di bollo se la giacenza media supera i 5.000 euro. Tuttavia, non ci sono limiti di saldo, e è possibile depositare quante somme si desiderano.

I contro

Un aspetto negativo sia per il libretto smart che per quello cartaceo è il basso tasso di rendimento. Per far fruttare i risparmi, è consigliabile considerare altri strumenti finanziari di investimento come i buoni postali.

Il libretto postale smart offre la comodità delle operazioni online, come la sottoscrizione di Titoli di Stato e buoni fruttiferi postali dematerializzati. Tuttavia, non supporta bonifici Sepa o RID.

Da considerare anche le complesse procedure di recupero in caso di scadenza della Carta Libretto, smarrimento del pin o del libretto stesso.