Non fa che riempire teatri, piazze e d’orgoglio tante persone che lo stanno scoprendo e, sempre di più, si stanno riconoscendo in Stefano Bandecchi. Il segretario di Alternativa Popolare è reduce dall’ultimo successo al Teatro Cilea di Reggio Calabria dove insieme a Massimo Ripepi, consigliere comunale e fondatore di “Rivoluzione Rheggio“, ha accolto oltre 1500 persone e tante altre che sono dovute restare fuori perché non c’era più posto. E in ogni parte d’Italia dove va il segretario di Alternativa Popolare è seguito da persone che gli fanno i complimenti, anche perché Stefano Bandecchi rappresenta la novità della politica italiana. “Sono un Berlusconi 4.0, ma con qualcosa di più perché vengo del popolo”, spiega il segretario di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi con alle porte il primo Congresso Programmatico di Alternativa Popolare il 27 e 28 gennaio a Terni.
Bandecchi: “Sono un Berlusconi 4.0, ma ho il vantaggio che sono del popolo, mi fa piacere che senatori e onorevoli cominciano a chiamare…”
Chiaro, semplice e diretto, non è uno che si nasconde o che ha filtri di alcun genere, quello che si vede, è. E la sua forza, probabilmente, è proprio questa, lui, il segretario di Alternativa Popolare, è contento, ma al tempo stesso sereno e soprattutto resta la stessa persona che era trenta anni o quaranta anni fa. “Non ho bisogno di mascherarmi la mattina, io sono proprio così, come la gente mi vede ed ero così trenta anni fa, sono uno che si è fatto da solo, mi sono solo rotto di essere preso in giro, in più ho la capacità di fare e la capacità del fare, allora io voglio metterla a disposizione di un popolo che adoro e fare in modo tale che porti la propria mentalità geniale nel mondo“, dice il segretario di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi a Tag24.
Clamoroso il successo avuto a Reggio Calabria, con 1500 persone che hanno occupato il teatro in ogni ordine di posto e oltre 6000 persone collegate in streaming. Qualcosa di nuovo sta accadendo e uno come Stefano Bandecchi ne è il portatore sano, la gente se ne sta rendendo conto. “A Reggio mancano due anni e mezzo alle elezioni comunali, ora mancano 4 mesi e mezzo circa alle elezioni europee, l’atmosfera che c’era a Reggio Calabria è stata incredibile e succede spesso in tanti posti dove Alternativa Popolare sta andando e si sta facendo conoscere. L’unione della Rivoluzione Rheggio e Alternativa Popolare, ad esempio, fa sì che oggi a Reggio ci sia un Alternativa Popolare del Sud specificatamente reggina che deve far riflettere tutta la Calabria e la politica di Reggio“.
Per il segretario di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi non ci sono tanti dubbi, anche perché, e non è una novità, nei sondaggi Alternativa Popolare sta cominciando a crescere e a farsi conoscere, anche perché tante persone vedono in Bandecchi “una rivincita”. Ed è lo stesso segretario a spiegarlo: “Sono cambiati gli equilibri, tanta gente che mi viene incontro e mi saluta, vede in me una rivincita, sembra quasi che, guardandomi, mia chieda ‘una sorta di ‘Vendicaci, dacci una rivincita a chi ci ha preso per il culo fino a oggi’. E io è proprio questo quello che voglio fare e i giovani hanno un atteggiamento positivo e vogliono un futuro: aiutaci a poter avere una nostra vita a Reggio, in Italia e nella nostra nazione. Ecco, è proprio questo il mio e nostro obiettivo principale, dare la possibilità alle persone di vivere, avere successo nel proprio territorio perché è anche da questo che si parte per fare bene le cose“
“A Reggio sembrava di stare a un evento calcistico – ricorda e sottolinea il segretario di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi – e da tutta Italia tante persone collegate, è una cosa che deve far riflettere, c’è una situazione nuova e un partito nuovo e una persona che comincia a essere conosciuta, nonostante la voglia di distruggere l’immagine Bandecchi, ma non ci riescono. Ad oggi c’è un asse umbro-ternano e un asse reggio-calabrese. E poi, ricordo quel 2,22% preso a Trento in appena quindici giorni di campagna elettorale. Oggi la politica italiana si sta svegliando, ci sono onorevoli e senatori che si sono ricordati di avere il mio numero di telefono da destra e sinistra, hanno cominciato a capire che c’è qualcuno con cui confrontarsi, quel qualcuno che ha realizzato qualcosa di importante nella sua vita, creando soprattutto migliaia di posti di lavoro, e questa non mi sembra una cosa da sottovalutare“.
Bandecchi: “Forza Italia e Alternativa Popolare sono nel Ppe, loro sono la borghesia noi il popolo, loro hanno dato, noi siamo il futuro…”
Il segretario di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi è ancora emozionato per quanto avvenuto a Reggio Calabria, ma questo non fa che aumentare le responsabilità, anche se uno come il Sindaco di Terni, difficilmente si tira indietro anzi va avanti come e meglio di prima con la sua gente e la sua classe dirigente: “Le responsabilità aumentano? E qual è il problema, vivo da una vita le mie responsabilità sin da quando diventai adulto o da quando ero in missione in Libano e a 20 anni comandavo una squadra. Non mi sono mai tirato indietro e penso che se Dio mi dà la forza di aiutare gli altri lo faccio senza problemi e come ho sempre fatto altrimenti sarei un codardo“.
L’ultima chiosa è su Forza Italia e il fatto che abbia sottovalutato e che stia sottovalutando la crescita di un partito come Alternativa Popolare. Per Stefano Bandecchi la corsa è appena cominciata ed è più carico che mai, tanto che, anche in questo caso non si tira indietro: “Forza Italia è iscritta al Ppe come Alternativa Popolare, sono un partito liberale, ma a differenza con Alternativa Popolare, loro sono il partito dei nobili, dell’alta borghesia e dei liberali che sono arrivati, noi siamo i liberali che vogliono trovare il successo domani, loro sono tra quelli che hanno già dato, mentre noi dobbiamo ancora dare e noi per questo siamo il futuro. L’accostamento con Berlusconi? Mi fa molto piacere l’ho deputato un maestro, lo è stato a tutti gli effetti, mi ha onorato dei suoi inviti a pranzo, della sua amicizia, ed è stato un uomo che mi ha trattato sempre alla pari. Io mi ritengo un Berlusconi 4.0, col rispetto e nel senso che ho lo stesso background di realizzazione delle cose, del fare le cose, tanto che ci siamo sempre capiti a livello imprenditoriale, ma io dal punto di vista politico potrei dare qualcosa di più perché essendo livornese sono, resto e resterò sempre una persona del popolo“