La partita tra Udinese e Milan è passata alla cronaca per i nuovi e beceri insulti razzisti nei confronti di Mike Maignan. L’incontro della Dacia Arena è anche stato sospeso per cinque minuti quando il portiere francese ha deciso di lasciare il terreno di gioco e fare rientro negli spogliatoi. All’indomani della gara, lo stesso Mike Maignan ha condannato gli insulti razzisti con un lungo e toccante messaggio pubblicato sui social. Anche l’Udinese, tramite un comunicato ufficiale, ha preso le distanze dall’accaduto e dichiarato di collaborare con le autorità per trovare gli autori degli insulti e degli ululati razzisti nei confronti del portiere del Milan.
Maignan condanna il razzismo: “È una dura lotta, ci vorrà tempo e coraggio”
Il Milan ha ottenuto altri tre punti contro l’Udinese e continua la rincorsa alle prime due posizioni occupate da Inter e Juventus. Alla Dacia Arena, però, si è registrato l’ennesimo grave episodio di razzismo che vede coinvolto Mike Maignan. Dopo aver sentito insulti e ululati razzisti, il francese ha lasciato il campo al trentatreesimo minuto di gioco. Poi è rientrato in campo e la partita è ripresa. Al termine della gara, lo stesso portiere rossonero e Stefano Pioli hanno condannato l’accaduto (Le parole).
Su Instagram, Mike Maignan ha voluto commentare e condannare l’episodio che lo ha visto bersaglio di insulti a sfondo razziale:
Non è il giocatore che è stato attaccato. È stato attaccato l’uomo. È un padre della famiglia. Non è la prima volta che mi succede. E non sono il primo a cui succede questo. Abbiamo fatto annunci, campagne pubblicitarie, protocolli e non è cambiato nulla. Oggi, è un intero sistema che deve assumersi la responsabilità:
– Gli autori di questi atti, perché è facile agire in gruppo, nell’anonimato di una tribuna.
– Gli spettatori che erano sugli spalti, che hanno visto tutto, che hanno sentito tutto ma hanno scelto di tacere, siete complici.
– L’Udinese, che parlava solo di interruzione della partita, come se niente fosse, complice anche tu.
– Le autorità e il procuratore, con tutto quello che sta succedendo, se non si fa nulla, siete complici anche voi.
L’ho detto prima e ancora: non sono una Vittima. E voglio dire grazie alla mia società AC Milan, ai miei compagni, all’arbitro, ai giocatori dell’Udinese e a tutti quelli che mi hanno inviato messaggi, chiamato, supportato in privato e pubblico. Non riesco a rispondere a tutti ma vi vedo e siamo insieme.
È una lotta dura, ci vorrà tempo e coraggio. Ma è una lotta che vinceremo”.
Udinese: “Condanniamo ogni atto di razzismo e violenza”
Anche l’Udinese ha condannato l’accaduto e ha dichiarato di voler collaborare con le autorità per trovare gli autori degli insulti:
Udinese Calcio è profondamente dispiaciuta e condanna ogni atto di razzismo e violenza. Riaffermiamo la nostra avversione a qualsiasi forma di discriminazione ed esprimiamo la nostra profonda solidarietà al giocatore del Milan Mike Maignan alla luce del deplorevole episodio avvenuto sabato nel nostro stadio. L’Udinese collaborerà con tutte le autorità inquirenti per garantire l’immediato chiarimento dell’accaduto, con l’obiettivo di adottare ogni misura necessaria per punire i responsabili. Come Club, continueremo a lavorare diligentemente, come abbiamo sempre fatto, per promuovere la diversità e l’integrazione di tutte le etnie, culture e lingue tra i nostri giocatori, lo staff, la città ed una tifoseria che ha sempre dimostrato correttezza”.