Everscale è una blockchain rilasciata su Ever OS il 7 maggio del 2020 con il nome di Free TON. Una denominazione mutata a seguito di una decisione presa dalla comunità che si muove alle sue spalle nel novembre dell’anno successivo.

La sua tecnologia quindi, affonda le radici nella blockchain TON, concretizzandosi in una rete che mira a rappresentare un computer mondiale scalabile e decentralizzato. Un progetto estremamente ambizioso portato avanti dai fratelli Pavel e Nikolai Durov rivolto chiaramente ad una delle questioni centrali in ambito blockchain, il cosiddetto trilemma.

Everscale: di cosa si tratta?

Costruire una blockchain in grado di rivelarsi scalabile, sicura e decentralizzata è considerata un’impresa quasi impossibile. Anche Everscale ha cercato di dare una risposta al cosiddetto trilemma, concentrando i propri sforzi sul versante della scalabilità. Lo ha fatto adottando il principio multichain e una masterchain cui è affidata la responsabilità di condurre le operazioni necessarie per il conseguimento del consenso.

Il sistema per la verifica dei nuovi blocchi prevede che gli utenti puntino i loro token EVER sulla masterchain. Questa, a sua volta, prevede anche la presenza di contratti intelligenti, riservati però alle votazioni sulle decisioni di governo, in quanto molto costosi. Per favorire una reale grado di democrazia, nella primavera del 2022 è stata inoltre creata una Decentralized Autonomous Organization (DAO). Grazie alla sua nascita ogni possessore di token è in grado di esprimere il suo parere.

Come si può notare, quindi, il lavoro di sviluppo di Everscale è andato in direzione di un solido compromesso tra scalabilità, decentralizzazione e sicurezza. Resta ora da capire se l’obiettivo di partenza sia stato effettivamente conseguito o meno, considerato che molto spesso i propositi vanno a scontrarsi con la realtà.

Come funziona Everscale

Chi utilizza Everscale può condurre la compravendita di criptovalute oppure creare applicazioni decentralizzate (dApp) facendo leva su smart contract. Il tutto avviene sulla catena di livello 0, l’unica inizialmente attiva, cui se ne aggiungeranno altre in futuro.

A ridurre la latenza della rete è lo sharding, con ogni frazione che porta avanti in totale autonomia le proprie operazioni e l’elaborazione dei dati. In particolare, il meccanismo utilizzato da Everscale è noto come “endless sharding”, noto per la sua efficienza. Per impostazione predefinita, la catena 0 ha 16 frammenti, ma va a sbloccare thread di elaborazione aggiuntivi man mano che gli utenti creano smart contract. I thread vanno poi a riassemblarsi in singole catene di shard in corrispondenza del calo del numero delle transazioni.

Everscale presenta anche catene di lavoro ausiliarie, destinate a collaborare con quelle tradizionali, senza però elaborare transazioni. Il loro vero scopo è quello di fornire servizi aggiuntivi agli utenti, a partire dall’archiviazione dei dati. In tal modo la catena 0 e i suoi shard sono in grado di concentrare i propri sforzi sull’elaborazione delle transazioni, senza doversi occupare del recupero dei dati.

Grazie a questo sistema, Everscale è in grado di processare sino a 63mila TPS (Transazioni per Secondo), addebitando tariffe per il gas che, a detta degli stessi utenti, si rivelano estremamente vantaggiose. Proprio il mix tra velocità e basso costo delle operazioni la rende una soluzione ideale per gli sviluppatori di applicazioni decentralizzate.

Per quanto concerne il meccanismo di consenso, quello implementato da Everscale è il Proof-of-Stake, che sarà però sostituito in futuro da quello noto come Soft Maiority Fault Tolerance. Il suo tratto distintivo è la possibilità conferita ai validatori di contestare l’esito del processo, la quale apre le porte ad un esame complessivo dei nodi.

Chi intende partecipare al processo di convalida delle transazioni non deve al momento fare altro che depositare i propri token per un arco temporale ben preciso. In tal modo la rete si rivela molto meno energivora rispetto a quelle che sono impostate con il Proof-of-Work.

Il token EVER

Il token di utilità della rete Everscale è EVER, il quale può essere scambiato con una versione wrappata, WEVER, che funge da token di governance per partecipare alla DAO, o per l’effettuazione di transazioni sulla rete. Si può acquistare presso gli exchange che hanno incluso il progetto nelle proprie contrattazioni, oppure ottenerlo in veste di premio per i processi di convalida interni alla catena.

Da sottolineare come nel corso del lancio di Everscale l’85% di EVER sia stato destinato alla tesoreria, contro il 10% affidato alla squadra degli sviluppatori. Proporzioni che sono però mutate in seguito, quando è stato deciso di riservare un numero maggiori di coin ai validatori.

Se questo genere di operazione ha sollevato qualche dubbio, occorre però sottolineare come per EVER sia prevista un’offerta massima pari a 5 miliardi di esemplari. Un tetto destinato a conferire un aspetto deflazionistico al progetto, tale da riverberarsi in positivo sulla sua quotazione.

In definitiva, si può affermare che Everscale è molto interessante in un’ottica di scalabilità. Può in effetti rivelarsi un’ottima piattaforma per il lancio di dApp, tale da andare oltre l’importanza del suo token nativo. Una caratteristica la quale, in definitiva, potrebbe agevolarne l’adozione da parte degli investitori.