Perché Claudio Baglioni si ritira dalle scene nel 2026? È arrivato ieri l’annuncio che ha sorpreso tutti i fan dell’artista romano che ha convocato la stampa presso il Forum di Assago per annunciare il suo addio alla scena musicale.
La decisione giunge dopo aver tagliato il traguardo dei 60 anni di carriera e proprio a poche ore dalle cinque prossime tappe milanesi del tour “aTuttocuore”, programmate per sabato 20, stasera domenica 21 e lunedì 22 gennaio e poi ancora per lunedì 5 e martedì 6 febbraio.
Nel corso della conferenza dopo aver lasciato stampa e fan a bocca aperta per la notizia data, Baglioni ha ricordato anche un consiglio paterno: “Si scende dal ring da vincitori”. E così, in sintonia con questa frase, ha dichiarato la sua decisione di concludere la sua carriera nel 2026 in grande stile.
Uno dei motivi che hanno portato a questa difficile scelta è legato alla volontà del cantante di non voler diventare una macchietta, come detto da lui stesso.
Il cantautore infatti con questi ultimi live ha bisogno in un certo senso di “incorniciare” gli ultimi traguardi e successi senza preoccuparsi di cercare una perfezione che oggi ossessiona l’intero mondo dello spettacolo e rischiare di vivere una sorta di delusione.
Perché Claudio Baglioni si ritira dalle scene nel 2026: una carriera lunga 60 anni
La carriera di Baglioni è iniziata nel 1964 quando, ancora tredicenne, sale per la prima volta sul palco partecipando ad un concorso di voci nuove a Centocelle esibendosi sulle note di “Ogni volta” di Paul Anka.
Incide poi il primo disco nel 1969 dando il via alla sua carriera e vita musicale lunga ormai 60 anni.
Così, dopo così tanti successi, dischi venduti, programmi televisivi condotti, tra cui anche il Festival di Sanremo, il cantautore ha deciso di regalarsi e regalare a tutti i suoi fan altri 1000 giorni di musica prima di lasciare la scena musicale.
Dal 1964 ad oggi infatti non si riescono a contare i risultati e i record raggiunti da Claudio Baglioni. Il suo album “La vita è adesso” ad esempio ha venduto 4 milioni e mezzo di copie vendute ed è ancora il disco più venduto della storia del mercato italiano.
Questo infatti sarà un lungo periodo ricco di eventi per il cantautore romano che porterà alla conclusione del suo percorso artistico.
“Gli anglosassoni lo chiamano giro della vittoria. Devo tanto al destino e alle persone che mi hanno accompagnato e vorrei godermi con ritmi più rilassati questi mille giorni miei. Tanto, essendo solista non potrò nemmeno fare una reunion”, ha concluso il cantante prima di iniziare il suo primo live milanese di “aTuttocuore”.
Al momento, tra le dichiarazioni rilasciate ieri da Baglioni non sembra essere in programma l’uscita di un nuovo album che celebri il congedo dalla musica dal vivo. Saranno questi live che lo attendono nei prossimi mesi, uniti agli ultimi progetti musicali a rendere il suo ritiro meno doloroso, come ha spiegato lui stesso.
Dove vedere Claudio Baglioni
Sono ancora molte le tappe dei live di Claudio Baglioni previsti in Italia.
Dopo le date di Milano il tour del cantante di “Questo piccolo grande amore” approderà all’InAlpi Arena di Torino con tre date previste per il 25, 26 e 27 gennaio e subito dopo sarà il turno dell’Arena Spettacoli Fiera di Padova il 29 e 30 gennaio.
A febbraio invece sarà all’Unipol Arena di Bologna con due date previste per il 2 e 3, al Nelson Mandela Forum di Firenze l’8, il 9 e il 10 febbraio, al Pala Sele di Eboli il 13, il 14 e il 15 febbraio.
Per concludere poi, con gli ultimi appuntamenti al Modigliani Forum di Livorno con un’unica data il 17 febbraio e infine ben 5 live al Palazzo dello Sport di Roma per il 22, 23, 24, 25 e 26 febbraio.