Il Consiglio ed il Parlamento europeo hanno raggiunto un’intesa provvisoria su uno dei regolamenti antiriciclaggio che andrà ad armonizzare le norme in tutta Europa.

La finalità del pacchetto antiriciclaggio è quella di proteggere i cittadini ed il sistema finanziario comunitario dal riciclare i proventi illeciti attraverso il sistema finanziario. A livello comunitario l’accordo ha fissato un tetto massimo per i pagamenti in contanti. In ogni caso gli Stati membri dell’UE avranno piena libertà di imporre un limite inferiore.

Scopriamo in questa guida a quanto ammonta il tetto ai contanti secondo il nuovo pacchetto antiriciclaggio.

Tetto ai contanti: cosa prevede il nuovo pacchetto antiriciclaggio

Le istituzioni europee hanno raggiunto un’intesa provvisoria sul nuovo pacchetto antiriciclaggio che mira a proteggere il sistema finanziario comunitario ed i cittadini. A livello comunitario è stato fissato un tetto massimo pari a diecimila euro per i pagamenti in contanti. I Paesi dell’UE possono scegliere di fissare un limite di importo inferiore.

Anche sulle transazioni occasionali in contanti, il controllo sarà cogente tra i tremila ed i 10mila euro. Banche, istituzioni finanziarie, servizi di gestione patrimoniale e agenzie immobiliari devono controllare l’identità di chi svolge una transazione occasionale in contanti.

L’intesa provvisoria raggiunta prevede la registrazione della titolarità effettiva di tutte le entità straniere che sono in possesso di beni immobiliari con retroattività fino al primo gennaio 2014. Maggiore attenzione sarà posta sulla titolarità effettiva che sarà riconosciuta riferendosi a soggetti che godono dei benefici della proprietà di una società, trust e fondazione, anche se la proprietà è intestata ad altro soggetto.

Le istituzioni bancarie, le agenzie immobiliari, le finanziarie e i servizi di gestione patrimoniale sono obbligati a controllare. Queste istituzioni hanno la funzione di espletare il ruolo di guardiani e di monitorare la lotta al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo.

Un altro guardiano che ha la funzione di individuare eventuali attività sospette sono i fornitori di servizi di criptovalute, che devono verificare informazioni e fatti, applicare misure di due diligenze e segnalare eventuali attività illecite. L’intesa ha aggiunto anche le transazioni con wallet privati.

Tetto ai contanti: le novità in arrivo per il mercato del lusso ed il calcio

Una novità in arrivo riguarda il mercato luxury con l’ingresso di nuovi soggetti obbligati, tra cui: commercianti di pietre preziose, gioielli, orologi, commercianti di vetture, yacht e beni di lusso. Una novità riguarda anche il mercato del calcio professionale: l’attenzione si concentra sulle plusvalenze.

Tetto ai contanti: il nuovo pacchetto antiriciclaggio punta all’armonizzazione

Il nuovo pacchetto antiriciclaggio prevede una serie di normative che trovano applicazione al comparto privato. Tutte le normative saranno inserite in un nuovo regolamento. Ad occuparsi dell’organizzazione delle istituzioni volte a prevenire il riciclaggio sarà una direttiva ad hoc.

L’intesa provvisoria sul regolamento antiriciclaggio consentirà di armonizzare le norme in tutta l’Unione Europea. La finalità è quella di prevenire il riciclaggio dei proventi illeciti e il finanziamento di attività terroristiche attraverso il sistema finanziario.  

Tetto ai contanti: il limite fissato per l’anno 2024

A partire dal primo gennaio dell’anno appena archiviato il limite fissato per il pagamento in contanti è passato da 2mila euro a cinquemila euro. Il tetto dei 4.999 euro non può essere superato neanche quando il trasferimento avviene con più pagamenti frazionati. Una volta superati i 5mila euro è necessario ricorrere all’utilizzo della moneta elettronica o di ogni altro strumento di pagamento tracciabile.

I pagamenti frazionati sono consentiti quando viene concluso l’accordo commerciale con un creditore per un pagamento a rate. Sono le modalità di pagamento a prevedere il frazionamento dell’importo totale pattuito.

La suddivisione del pagamento superiore ai cinquemila euro in singole tranche è consentita quando intercorre un accordo tra le parti per i pagamenti frazionati e quando la natura contrattuale lo prevede. Il pagamento dilazionato deve risultare da apposita documentazione, contratto e fattura.