È uscito lo scorso 5 gennaio “Assurdo”, il nuovo singolo di Matteo Romano, disponibile su tutte le piattaforme digitali e in radio, accompagnato anche dal videoclip ufficiale.

Matteo Romano ha aperto quest’anno con una canzone che richiama in parte l’atmosfera intima e introspettiva dei suoi primissimi pezzi, ma rafforzata e resa universale dalla maggiore consapevolezza artistica del cantante unita alla penna di Federica Abbate, coautrice del brano insieme allo stesso Matteo, e alla produzione di JVLI.

Matteo Romano: intervista di Tag24

Tag24 ha contattato telefonicamente Matteo Romano per parlare dell’ultimo singolo, dei progetti futuri, ma anche del suo passato al Festival di Sanremo (nel 2022 con il brano “Virale“).

Come nasce Assurdo?

Assurdo in realtà nasce da una melodia che io avevo in testa. Non mi ricordo nemmeno cosa stavo facendo, sta di fatto che poi mi continuava a frullare, a girare in testa questa melodia e quindi ho deciso di organizzare una sessione con Federica Abbate e JVLI. Con Federica avevo già lavorato anche per il brano di Sanremo Giovani, quindi la conoscevo e l’ho scelta proprio perché ha un modo super umano. Mi capisce quando parlo, mi sento in confidenza. Per questo motivo volevo affidare a lei, con me, la scrittura di questo brano. Siamo andati in studio e le ho raccontato un po’ quello che per me doveva essere il brano. Volevo parlare di questa mia difficoltà a vivermi ogni tanto delle relazioni, soprattutto poi di coppia perché vado in paranoia. Ho subito paura di illudere l’altra persona o in generale di non pensare tanto a cosa sento. Cioè a non sentire tanto di pancia, ma razionalizzare più di di testa i miei sentimenti, che è una cosa che io faccio. Troppo spesso e in generale tendo a scappare proprio perché mi viene difficile ascoltarmi, quindi è molto più comodo rimanere nella mia bolla che aprirmi alle altre persone.

Come hai già detto, avevi già collaborato con Federica Abbate…

La prima collaborazione con lei era nata forse proprio per Sanremo Giovani. Avevo appena firmato con Universal dopo Concedimi ed è stata la prima session della mia vita. Ero super emozionato. Poi, nel mentre io sono cresciuto, sono diventato anche più grande, più consapevole, a maggior ragione dopo aver collaborato con lei nell’ultimo singolo. Mi viene da dire che è proprio pazzesca, assurda, per rimanere in tema.

E stai lavorando ad un album oppure ad un EP?

Sì, adesso sto lavorando e l’idea sarebbe quella di un album. Però non si sa ancora niente. Non posso dare troppi spoiler.

Diciamo che i brani ci sono, immagino…

Sì, sì. Il filo conduttore è il percorso fatto da qui agli ultimi tre anni, cioè tutto ciò che mi ha portato da Concedimi fino ad Assurdo.

In questi tre anni hai fatto delle collaborazioni, ma con chi altro ti piacerebbe collaborare del panorama musicale sia italiano sia internazionale?

Allora partiamo dall’Internazionale, che problema è? Un po più facile ascoltare tanto, tanto musica internazionale. Mi viene da dirti Reneé Rapp che io adoro, Lizzy McAlpine che mi piace tantissimo, Troye Sivan, Omar Apollo. E la lista potrebbe andare avanti. Per quanto riguarda gli italiani, sicuramente Thasup. Mi piacerebbe molto poter collaborare con lui oppure scrivere con Madame. Proprio la prospettiva di poter scrivere anche con con lei mi interessa. La sua visione, il suo metro di scrittura.

Sanremo 2022

Due anni fa sei stato al Festival di Sanremo: cosa ricordi di quell’esperienza?

Ricordo tanta, tanta, tanta, tanta, tanta emozione. È abbastanza un blackout il periodo di Sanremo per me in realtà. Ero proprio carico e avevo un fuoco dentro che volevo mostrare. Pochi giorni fa leggevo le pagelle di quest’anno e mi veniva da ripensare al mio anno. Ricordo che i commenti non erano stati positivi e alcuni parlavano del “ragazzino di TikTok”. Avevo voglia di salire su quel palco e dimostrare che non ero solo quello.

C’è qualcosa che ti senti magari di consigliare ai ragazzi che a dicembre hanno vinto Sanremo Giovani e adesso sono tra i big?

Ma sicuramente di godersi l’esperienza, di essere pronti a tutto. Sanremo è veramente un frullatore pazzesco, quindi sicuramente consiglio prepararsi a non dormire. Immagino abbiano voglia di salire su quel palco, nonostante la paura che è grande. Gli auguro veramente di viversela al meglio e di sfruttare l’occasione di viversela per come loro pensano sia giusto.

Ph. Michele Perna