Daniele De Rossi nel post partita è felice dopo il 2-1 della Roma sul Verona, ma è conscio che ci sia molto lavoro da fare. La sua squadra ha infatti vinto, ma nel finale c’è stata molta sofferenza per un crollo fisico e forse anche per la paura dopo il gol subito con la clamorosa papera di Rui Patricio. Una Roma che era parsa ordinata in campo per 60′ con il nuovo assetto tattico e la difesa a quattro, con Pellegrini che avevan anche trovato un gran gol e forse la pace dopo un periodo difficile con i tifosi. Le parole del nuovo allenatore della Roma nel post partita.
Roma – Verona 2-1 post partita, le parole di De Rossi
Daniele De Rossi a Dazn parla delle emozioni del ritorno allo Stadio Olimpico:
“Tornare qui è stato piacevole, quando venivo a vedere le partite da tifoso c’era grande affetto ma anche in città lo vivo quotidianamente. Ora sono in un’altra veste, c’è la tensione per il lavoro da fare. Ho voluto ringraziare la gente a fine partita, mi hanno chiamato durante il match e non potrei essere più felice”.
Sulla partita:
“Nel primo tempo mi è piaciuta molto, nel secondo tempo la palla andava meno veloce e diventava dura. Loro hanno grande gamba e energia e quindi diventava difficile riuscire a giocare come nel primo tempo”.
Sui problemi fisici di Spinazzola e Dybala:
“Paulo ha detto che non è successo nulla, non si sente tranquillo di spingere perché è un po’ indolenzito anche per i carichi di lavoro. Spinazzola forse si è fatto qualcosa, ma nulla di grave”.
Sul cambio di modulo:
“Una delle prime cose su cui abbiamo lavorato è stata la gestione della palla, se lo facciamo velocemente per superare la pressione dell’avversario ha un senso altrimenti rischiamo di addormentarci. Il possesso palla fatto piano ci ammazza, se lo facciamo veloce ci divertiremo”.
L’abbraccio alla Curva Sud a fine partita:
“Quello di stasera è un momento da mettere nell’album della mia vita. Questa è la seconda carriera che sto donando alla Roma, vedremo quanto durerà. Ora me la voglio godere, ma devo lavorare al 200% per tutta questa gente che non mi fa dimenticare per quanti anni siamo stati insieme. La prossima volta non rifarò il giro di campo”.
Come si trasformano i fischi in applausi:
“Giocando meglio il secondo tempo, ma abbiamo vinto la partita e fatto tre punti. Dobbiamo essere felici e ricreare entusiasmo, la cosa positiva è stata lottare e spendere tanto anche nella sofferenza finale. Abbiamo dimostrato di tenere molto alla partita”.
Il giudizio su Pellegrini, che ha vissuto un momento difficile con i tifosi:
“Uno dei talenti più grandi che abbiamo in Italia, deve ritrovare la continuità di toccare tanti palloni. Ha avuto la qualità di fare diversi gol, quando le cose non vanno bene noi romani veniamo messi di fronte alle nostre responsabilità. Abbiamo tanti onori, ma la bilancia è equilibrata con gli oneri. Ho visto un ragazzo maturato e cresciuto, in settimana si è comportato da leader. Nel secondo tempo è calato, ma mi è piaciuto tanto nel primo tempo”.
Le parole di De Rossi in conferenza stampa
Daniele De Rossi successivamente ha incontrato i giornalisti per la conferenza stampa. L’allenatore parla subito del nuovo assetto con la difesa a quattro e del calo nel secondo tempo:
“Squadra impaurita no, ma un po’ insicura si perché quando le cose vanno male tutto diventa complicato. Quando prendi gol magari pensi più a non prenderle, è una dinamica mentale che va in ogni calciatore. Dobbiamo riuscire a difenderci con maggiori lucidità quando usciamo dalla pressione degli avversari. Il Verona è un’ottima squadra che ha perso con l’Inter e la Juventus all’ultimo. Non so se la qualità sia figlia della difesa a quattro, ma penso che con un centrocampista o un attaccante in più di qualità si possa costruire meglio. Alla fine però la costruzione spesso è stata fatta a tre perché un giocatore si alzava. Io credo che sia meglio mettere più giocatori offensivi possibili in campo”.
Sulla maggiore difficoltà trovata:
“Io non parlo di chi c’era prima. Questa è una squadra che allenerò nel modo in cui penso sia giusto. Non sta a me giudicare ciò che è stato fatto, vedo i calciatori come si allenano in partita. Forse il calo del secondo tempo è colpa mia per l’intensità degli allenamenti”.
Su com’è stato arrivare al sogno della panchina della Roma:
“Nel sogno c’erano i primi 55′ di stasera, ma a parte le battute questo posto ha significato tanto per me. In questi 5 anni ho continuato a ricevere amore per le strade, quando perdeva a Torino per strada mi dicevano sempre “Se c’eri tu” e c’ho sempre perso pure io. I risultati non hanno mai inficiato il mio rapporto con i tifosi. Poi non mi sono goduto proprio tutto perché la tensione ti distrae e non ho potuto neppure percepire tutta questa grande accoglienza che mi è stata dedicata. Ho visto gli striscioni sui social, ma loro sanno il mio amore. Il saluto sotto la Curva Sud era doveroso, ma io ora sono uno dei tanti con un ruolo importante. Faccio parte del gruppo dei giocatori e sto con loro nel bene o nel male”.
La Roma con o senza Dybala:
“Al di là della qualità in sé del calciatore credo che questi siano calciatori difficilmente replicabili. Quello che funzionava prima magari non lo puoi replicare perché Totti era unico e Toni poteva essere un calciatore diverso. Buttare dentro Zalewski senza farlo giocare a piede invertito lo ha messo in difficoltà e la squadra ha sofferto. Quando esce Leao il Milan perde velocità, quando esce Lautaro l’Inter perde profondità. La Roma deve essere però in grado di giocare meglio e vincere contro il Verona”.
Le parole di El Shaarawy a fine partita
El Shaarawy è stato eletto migliore in campo a fine partita, per lui una grande prova commentata ai microfoni di DAZN:
“Siamo sempre stati uniti, quello che stiamo attraversando è un momento e dobbiamo ripartire per il bene della Roma. Noi non ci siamo mai definiti in questi anni, ci sono stati momenti grandissimi con le due finali ed eravamo uniti anche in questi ultimi mesi che le cose andavano male. Ci ha rimesso l’allenatore, ma le decisioni le prende la società. Noi abbiamo sempre dato tutto fino all’ultimo secondo”, poi su De Rossi aggiunge “Mi ha dato una grandissima impressione, ma anche da giocatore era già un leader che parlava molto. Ha lo stesso senso di appartenenza che cerca di trasmetterci ogni giorno. Dobbiamo avere lo stesso atteggiamento, non abbiamo magari fatto bene con il gioco ma abbiamo sempre cercato tutti di dare il massimo. Non è bastato, dobbiamo fare un filotto di vittorie per avere fiducia”.