Sinisa Mihajlovic è stato un ex calciatore ed ex allenatore. È scomparso prematuramente il 16 dicembre 2022, all’età di 53 anni.
Sinisa Mihajlovic: causa morte
Sinisa Mihajlovic, pur lottando coraggiosamente, alla fine si è dovuto arrendere alla malattia. La causa della sua morte è stata una leucemia acuta mieloide, diagnosticatagli nell’estate del 2019.
Che malattia aveva Sinisa Mihajlovic?
Quando ricevette la notizia per la prima volta, l’allora tecnico del Bologna dichiarò in una conferenza stampa di aver pianto e riflettuto per due giorni, ma promise di affrontare la sfida con determinazione, sottolineando l’importanza della prevenzione.
Il suo primo ciclo di terapie iniziò a luglio, ma ciò non impedì a Sinisa di tornare in panchina a fine agosto per guidare il Bologna contro l’Hellas Verona. Seguirono ulteriori cicli di trattamento, un trapianto di midollo osseo e momenti in cui allenò da remoto durante il suo periodo di degenza. Nonostante le difficoltà, Mihajlovic mantenne la sua passione per l’allenamento e tornò gradualmente al lavoro in squadra.
Nel novembre del 2019, dopo il terzo ciclo di chemioterapia, esprimeva gratitudine per essere ancora lì, sottolineando quanto avesse imparato ad apprezzare ogni minuto di ogni giorno. Tuttavia, a gennaio 2020, risultò positivo al COVID-19, ma, asintomatico, affrontò la situazione con la stessa determinazione mostrata durante la sua battaglia contro la leucemia.
Nel marzo 2022, annunciò che la leucemia era tornata, ma non perse la speranza di affrontarla nuovamente. Nonostante un periodo di ricovero, uscì dall’ospedale nel maggio 2022. L’entusiasmo della squadra del Bologna, che andò a trovarlo per celebrare una vittoria, evidenziò il profondo legame tra Mihajlovic e i giocatori.
Esonerato dal Bologna nel settembre 2022 dopo cinque partite disputate, Mihajlovic scrisse in una lettera aperta che accettava la decisione ma non la comprendeva appieno. Poco dopo, la malattia prese una svolta negativa.
Sinisa Mihajlovic è stato un guerriero sul campo e nella vita, affrontando le avversità con coraggio e determinazione. La sua eredità è quella di un uomo che, nonostante le sfide, ha continuato a vivere la sua passione per il calcio e a ispirare coloro che lo hanno conosciuto.