Bonus porta blindata 2024: è possibile recuperare parte della spesa per mettere in sicurezza la casa nella dichiarazione dei redditi 730. Il legislatore ha previsto la possibilità di portare in detrazione il 50% degli interventi sostenuti per prevenire il rischio di furto. Non solo, la norma prevede anche la possibilità di ottenere un beneficio fiscale per l’istallazione di telecamere per contrastare gli atti illeciti da parte di terzi. Vediamo insieme come mettere in sicurezza la casa e risparmiare.

Bonus porta blindata 2024

Il contribuente può fruire di un’agevolazione fiscale per le spese sostenute per l’installazione di sistemi di videosorveglianza, porte o portoni blindati, tapparelle metalliche o altri deterrenti per prevenire “il rischio di comportamenti illeciti da parte di terzi, come furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti”. Vediamo insieme le caratteristiche principali del bonus porta blindata nel 2024.

Come funziona il bonus porta blindata?

 Secondo quanto riportato dall’Agenzia delle Entrate, le persone che mettono in sicurezza la propria abitazione attraverso l’installazione di porte blindate possono beneficiare di una detrazione del 50% sul totale speso.

La legge punisce coloro che commettono comportamenti illeciti, come il furto, l’aggressione, il sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti.

Allo stesso tempo, la legge ammette gli interventi finalizzati a prevenire tali atti illeciti, consentendo al contribuente di risparmiare sulla spesa sostenuta.

Conformemente a quanto chiarito da fiscooggi.it, per gli adempimenti previsti dalla legge al fine di ottenere la detrazione del 50% delle spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio, la legge prevede che:

“Il montaggio di porte blindate o rinforzate rientra tra i lavori sulle singole unità immobiliari e sulle parti comuni finalizzati alla prevenzione del rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (art. 16-bis, comma 1, lett. f, del Tuir), per i quali il proprietario o il detentore dell’immobile sul quale è effettuato l’intervento può richiedere la detrazione delle spese in 10 rate annuali di pari importo”.

È importante notare che il beneficio fiscale applicato per le spese sostenute per realizzare opere sugli immobili non comprende il contratto stipulato con un istituto di vigilanza e altre situazioni.

Quali bonus edilizi nel 2024?

Nel pacchetto dei bonus edilizi per il 2024, è possibile portare in detrazione le spese rimborsabili in un periodo di almeno 10 anni. Nell’agevolazione sono incluse anche le spese per l’acquisto e la fornitura della porta blindata.

È importante notare che l’intervento per mettere in sicurezza la casa può essere eseguito attraverso diverse modalità, tra cui:

  • Bonus Ristrutturazioni o Bonus Casa;
  • Ecobonus;
  • Superbonus.

In primo luogo, se il contribuente sceglie di utilizzare le detrazioni disponibili tramite l’Ecobonus, deve considerare i valori di trasmittanza energetica. Pertanto, l’opera per la realizzazione della messa in sicurezza della casa dovrà essere supportata dalla certificazione di trasmittanza termica e rispettare i parametri previsti dalla legge.

Inoltre, la pratica dovrà essere trasmessa all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dell’installazione degli interventi realizzati per l’installazione della porta blindata.

Bonus Sicurezza 2024

 Il bonus Sicurezza permette di realizzare una serie di interventi finalizzati a prevenire il rischio di comportamenti illeciti da parte di terzi, come furto, aggressione, sequestro di persona, e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti. Pertanto, rientrano nel beneficio fiscale diversi interventi, tra cui:

  • rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici;
  • apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione;
  • porte blindate o rinforzate;
  • apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini;
  • installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti;
  • apposizione di saracinesche;
  • tapparelle metalliche con bloccaggi;
  • vetri antisfondamento;
  • casseforti a muro;
  • fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati;
  • apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline.

 Come cambiano le detrazioni per gli edifici condominiali nel 2024?

Secondo quanto riportato dall’Agenzia delle Entrate, per gli interventi di ristrutturazione di edifici condominiali isolamento, il beneficio è calcolato su un ammontare complessivo delle spese nel seguente modo:

  •  Il 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati dall’amministratore) dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
  • Il 36%, con un limite massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare, delle somme che saranno pagate dal 1° gennaio 2025.