Niente da fare per Andrea Agnelli. Il Collegio di Garanzia presso il Coni ha respinto il ricorso dell’ex presidente della Juventus sulla manovra stipendi, che è stato giudicato “in parte inammissibile e in parte infondato”, portando alla conferma della sanzione. Per l’ex numero uno bianconero, dunque, rimangono i 10 mesi di inibizione. Agnelli era stato condannato in primo grado a 16 mesi, sanzione poi ridotta a 10 dalla Corte federale d’appello.

Manovra stipendi, respinto il ricorso di Andrea Agnelli: l’iter giudiziario

Il responso sul ricorso era atteso da tempo. Ricordiamo che in primo grado il Tribunale Federale Nazionale aveva optato per l’inibizione di 16 mesi e un’ammenda dal valore di 60.000€. La decisione era stata poi riformulata, arrivando a 10 mesi e 40.000€. Il 5 ottobre 2023 l’ex presidente della Juventus aveva presentato il ricorso, contestando la scelta del Corte Federale di Appello della Figc emessa il 28 agosto 2023.

Il commento dell’avvocato di Andrea Agnelli

L’avvocato di Andrea Agnelli, Davide Sangiorgio, ha espresso tutta il suo disappunto in merito alla decisione emessa ai danni del suo assistito.  

Come può una pronuncia affermare una violazione tecnico-contabile senza i dovuti accertamenti? Non c’è stata da parte della procura federale, del tribunale e della corte. Quello che è mancato a supporto della decisione è stato l’accertamento di base.