A Riad non c’è storia, l’Inter fa della Lazio un sol boccone, prendendosi la finale di Supercoppa con un 3-0 imperioso contro una squadra biancoceleste arrendevole dall’inizio alla fine. La squadra di Inzaghi la domina sotto ogni punto di vista, ora troverà il Napoli di Mazzarri in finale con l’obiettivo di mettere le mani sul trofeo.

Pronti via e l’Inter va subito vicino due volte con Thuram, con la mira del francese alquanto sbilenca. E’ giusta al 17′, quando deve solo appoggiare in rete il colpo di tacco di Dimarco. La Lazio non c’è, non si fa vedere, i nerazzurri dunque aumentano i giri tra traverse e pali, chiudendo il primo tempo solo 1-0.

Nella ripresa subito rigore per l’Inter su fallo ingenuo di Pedro su Lautaro Martinez, con Calhanoglu che dal dischetto non sbaglia nemmeno in Arabia. E’ il gol che taglia le gambe alla Lazio, nemmeno l’ingresso di Luis Alberto lo la sveglia. Anzi, è proprio lo spagnolo che sbaglia un semplice passaggio, dando il via al contropiede che porta al 3-0 di Frattesi. Inter che strappa il passa per la finale, Lazio che si lecca le ferite, che bruciano tanto. Di seguito le pagelle.

INTER

SOMMER 6 – Guarda i suoi compagni conquistare la meritata finale.

PAVARD 6.5 – Prestazione che denota la sua crescita atletica e tattica. La Lazio aiuta perchè non attacca praticamente mai, ma l’attenzione è sempre tanta. E male non fa.

ACERBI 7 – Non può entrare, recitando un famoso Tik Tok. Acerbi lo applica sul campo, decidendo di non far entrare nessuno in area. Chiusura a doppia mandata.

BASTONI 6.5 – Fisicamente ineccepibile, decide anche di metterci qualità tanto per fare bella figura. (DAL 67′ DE VRIJ 6 – Fa passerella)

DARMIAN 7 – Si mangia letteralmente Marusic e Pedro in entrambe le fasi. Si gasa e non diminuisce mai i giri.

BARELLA 7 – Su, giù, destra, sinistra, in obliquo. Dove c’è uno spazio lui ci si butta, gli piace da morire. una trottola furente che per poco non trova il gol proprio d’inserimento, ma sfonda la traversa. (DAL 67′ FRATTESI 6.5 – La chiude con il gol del 3-0)

CALHANOGLU 7 – Palleggio sopraffino, garra da duro ad annullare Rovella. Implacabile dal dischetto. Ancora. (DAL 79′ ASLLANI S.V)

MKHITARYAN 6.5 – Ma quanto corre? Non si ferma un secondo, cerca di occupare spazi per offrire una soluzione di passaggio ai compagni, così da poter respirare. Suo l’assist per il 3-0 di Frattesi.

DIMARCO 7.5 – Tacco da masterclass a tagliare in due la difesa biancoceleste. Crossa all’infinito, concetto equivalente ai chilometri che percorre. Lazzari avrà gli incubi.

LAUTARO MARTINEZ 6.5 – Non segna, ma si guadagna il rigore del 2-0 e questa volta decide lui di fare il lavoro sporco, attirando su di se gli avversari. (DAL 74 SANCHEZ 6 – Ringrazia Luis Alberto per l’errore)

THURAM 7.5 – Ha il diavolo in corpo, a prescindere dal gol. Mira un pò sbilenca in due frangenti, ma a parte questo non gli si accende mai la spia della riserva. Anzi, la fa accendere agli altri. (DAL 74′ ARNAUTOVIC S.V)

All.INZAGHI 7.5 – Bullizza la sua ex squadra in maniera quasi irriverente. Bene in difesa, benissimo a centrocampo, devastante davanti. Le maglie nerazzurre sono ovunque, non si fermano un attimo, hanno fame. Unica pecca: bisogna sfruttare al meglio le tante occasioni che si creano.

LAZIO

PROVEDEL 6 – Lasciato in balia degli avversari, cerca di limitare i danni. Non può nulla su entrambi i gol, pali e traverse gli danno una grossa mano.

LAZZARI 4 – Non perde il confronto con Dimarco, si fa letteralmente divorare. Spinte praticamente zero, quando si alza lascia praterie, quando si tratta di coprire ancora peggio. Sul tacco di Dimarco si f

GILA 5 – Ogni attacco interista è una sofferenza pura visto che non ha schermo. Pur di controbattere ci mette anche la faccia, non basta nemmeno quella.

ROMAGNOLI 5 – Cerca di limitare i danni, non ci riesce, vede sbucare maglie nerazzurre da ogni parte.

MARUSIC 4 – Discese, queste sconosciute. A ben donde, dato che l’Inter pressa nel segno del fuoco sacro e quindi Adam è costretto a dover stare basso. Molto basso. Troppo basso. Praticamente da sparire. E ci riesce. (DAL 66′ PELLEGRINI 5 – E che poteva fare di più..)

GUENDOUZI 4 – Non si sa perchè tiene spesso e volentieri il baricentro alto. Ma l’Inter non è un avversario qualunque e sa sfruttare al meglio quei cioccolatini tattici chiamati spazi. Quindi, o bisogna essere coraggiosi, oppure semplicemente folli. (DAL 51′ LUIS ALBERTO 4 – Il suo ingresso sembra poter offrire qualcosa in più, ma lo spagnolo decide di livellarsi alla prestazione di squadra decidendo di sbagliare passaggio per dare il là al 3-0 di Frattesi).

ROVELLA 5 – Lasciato solo al suo destino infausto. Viene annullato dal centrocampo avversario, Guendouzi e Vecino non lo aiutano mai. Lui prova a metterci la solita garra, ma non serve nulla è a dir poco. (DAL 51′ CATALDI 5 – Entra ma serve a poco).

VECINO 4 – Stesso discorso fatto per Guendouzi, a furia di inserirsi si scorda di Rovella, lasciandolo in preda ai flutti nerazzurri.

FELIPE ANDERSON 4.5 – Li davanti quello che ci prova un pò di più, che equivale allo 0.0000001 per cento di possibilità di vedere qualcosa di buono. Prova qualche imbucata o dribbling. Poi vede che non funziona e lascia perdere. In tutti i sensi.

IMMOBILE 5 – Abbandonato a se stesso, solita corsa per cercare di allungare le maglie, finendo nella morsa dei centrali avversari.

PEDRO 4 – Inconcepibile come un campione della sua caratura procuri un calcio di rigore di quel tipo. Intervento superficiale che chiude il match, prima pure non erano rose e fiori. (DAL 66′ ISAKSEN 5 – Entra e prova a suonare la carica. Ma è un suono che si perde nel deserto arabo).

All.SARRI 4 – “Daremo il massimo”. Se questo è il risultato..Squadra arrendevole dal fischio d’inizio, la tattica iniziale non paga, così come il tentativo di rimetterla in piedi. Il coraggio dimostrato nel match di campionato non lo replica in Supercoppa. Vai a capire il perchè.