Sono più di 80 i colpi di pistola sparati contro l’abitazione del 18enne, Nicola Giuseppe Moffa, gambizzato nell’agguato che lo ha visto protagonista. Si ipotizza un regolamento di conti fra giovani boss a Napoli, alle Case Nuove.
Napoli, 18enne gambizzato in un raid punitivo
Un violentissimo agguato si è svolto, mercoledì sera, alle Case Nuove, quartiere così soprannominato nel cuore di Napoli. Il terribile raid ha preso di mira il giovane di 18 anni Nicola Giuseppe Moffa. Gli aggressori lo hanno dapprima ferito alle gambe e poi hanno scaricato le pistole contro l’abitazione del giovane con oltre 80 colpi.
Nell’attacco è rimasta ferita di striscio anche una donna di 68 anni, colpita a un gluteo. Gli inquirenti sono sono subito messo all’opera per risalire alle identità dei killer, ma non escludono che possa essersi trattato di un regolamento di conti. Dalle prime ricostruzioni, infatti, pare che la spedizione punitiva possa rientrare nella faida interna al clan dei Contini.
La polizia, guidata da Alfredo Fabbrocini, ha arrestato 5 persone, mentre altre 3 sono state denunciate con l’accusa di porto illegale di arma da fuoco. Alcune perquisizioni nel quartiere di Poggioreale hanno condotto al ritrovamento di due pistole, i cui bossoli corrisponderebbero a quelli trovati sulla scena del crimine.
Gli agenti hanno sequestrato un’arma da guerra calibro 9 e un revolver e un caricatore ad alta capacità che può contenere fino a 25 proiettili.
La vittima presentava già segni che indicavano una precedente ferita da arma da fuoco. Ora, il ragazzo si trova ricoverato in condizioni gravi all’ospedale Vecchio Pellegrini, ma non è in pericolo di vita. Come riporta il Corriere del Mezzogiorno, il 18enne è noto alle forze dell’ordine, perché considerato vicino ad affiliati all’organizzazione camorristica dei Contini del Vasto. La 68enne ferita per sbaglio è ricoverata all’Ospedale del Mare.