Mercati finanziari: ecco quali sono i principali temi che stanno preoccupando gli investitori internazionali. Scopriamoli.

L’anno appena archiviato si è concluso con ottimismo e tantissima euforia sui mercati, che è venuta meno con l’inizio del 2024. La stampa e la comunità internazionale dall’inizio dell’anno stanno monitorando differenti tematiche che impattano sullo scenario macroeconomico globale e sui mercati finanziari internazionali. La prossima mossa delle banche centrali sui tassi di interesse, l’andamento delle azioni dei colossi tech e la crisi Mar Rosso sono i principali temi che preoccupano gli investitori internazionali.

Scopriamo in questa guida quali sono i temi che vanno ad impattare sull’andamento dei mercati borsistici internazionali.

Mercati finanziari, l’attenzione degli investitori rimane concentrata su questi temi

L’anno 2024 è iniziato con una perdita dell’euforia sui mercati finanziari: ci sono diversi eventi e tematiche che vanno ad impattare sul trend dei mercati borsistici internazionali. L’instabilità e l’incertezza dello scenario economico planetario è alimentata da tre tematiche a cui la comunità internazionale sta prestando massima attenzione. L’andamento delle Borse è trainato dai profitti del comparto dei semiconduttori, che sta risollevando il settore tecnologico.

Le banche centrali (Fed e BCE) dopo 24 mesi di continui rialzi dei tassi di interesse potrebbero tagliare i tassi di interesse. Lo scenario sui mutui è ottimistico, ma non bisogna assolutamente abbassare la guardia. Al momento non c’è nulla di ufficiale in merito al taglio dei tassi di interesse.

Oltre alla previsione sulle possibili mosse delle banche centrali sui tassi di interesse, c’è da considerare anche la crisi Mar Rosso, che ha portato ad un netto incremento dei costi di trasporto. L’aumento dei costi di logistica potrebbe portare ad una seconda ondata inflazionistica, che si potrebbe abbattere sul Vecchio Continente. Il blocco dei flussi commerciali si rifletterà sull’inflazione complessiva, con netti ritardi sulle consegne delle materie prime.

Titoli azionari imprese chip volano

Nonostante le previsioni ed i timori post elezioni a Taiwan, i titoli azionari delle società produttrici di chip hanno guadagnato terreno grazie alle attese di una possibile ripresa della domanda di smartphone, computer, tablet e chip. Taiwan detiene il primato nella produzione di semiconduttori e di chip e l’isola indipendente dalla Cina gode della protezione degli Stati Uniti d’America.

Proprio gli USA sono considerati il primo partner commerciale di Taiwan. Nonostante le tensioni tra Cina e Taiwan, il mercato azionario taiwanese ha archiviato un anno 2023 davvero brillante grazie ai capitali provenienti dagli investitori esteri, in particolare dagli americani, tedeschi, giapponesi. Gli esperti ritengono che le continue tensioni tra Taiwan e governo pechinese potrebbero alimentare una nuova crisi dei chip.

Tassi di interesse: quale sarà la prossima mossa delle banche centrali?

Occhi puntati anche sulle prossime mosse delle banche centrali sui tassi di interesse. Dopo 24 mesi di continui rialzi dei tassi che hanno cagionato un netto incremento delle rate dei mutui e dei finanziamenti, quale potrebbe essere la prossima decisione della BCE? Ci sarà un allentamento monetario dato che l’inflazione ha rallentato più del previsto?

Negli ultimi verbali pubblicati, la Banca Centrale Europea ha sottolineato che è troppo presto per discutere di allentamento della politica monetaria. Le banche centrali nutrono forti preoccupazioni sulla crescita economica.

Crisi Mar Rosso

Il blocco delle navi mercantili e l’aumento dei costi di trasporto spingono gli investitori a guardare con grande attenzione il mercato delle materie prime. L’incremento dei costi di logistica impatterà sui prezzi al consumo del petrolio, del gas, del metano e del caffè.

La difficoltà a trasportare il gas naturale liquefatto dal Qatar spingerà il Vecchio Continente a rivolgersi agli Stati Uniti d’America. L’interruzione dei flussi commerciali nel Mar Rosso impatterà anche sui prezzi del caffè e del cacao, la cui produzione è rallentata e ha raggiunto i livelli pandemici.