Due furgoni di un’impresa di onoranze funebri sono stati dati alle fiamme questa notte, 19 gennaio, in corso Duca degli Abruzzi, a Ispica, in provincia di Ragusa. Uno dei due mezzi è andato completamente distrutto, mentre l’altro è gravemente danneggiato. Subito sono scattate le ricerche degli autori che hanno compiuto il gesto.
Ragusa, incendiati nella notte i furgoni di una ditta di onoranze funebri
Un rogo è scoppiato questa notte, 19 gennaio, a Ispica, cittadina di circa 17 mila abitanti, immersa nelle campagne della provincia di Ragusa. In pasto alle fiamme sono finiti due veicoli appartenenti a un’agenzia di onoranze funebri locale.
Uno dei due furgoni è stato completamente distrutto dal fuoco, mentre l’altro ha subìto gravi danni. Subito sono intervenuti le squadre dei carabinieri che hanno dato il via alla ricerca degli autori del gesto. Infatti, sebbene non si escluda alcuna pista, si ipotizza la matrice dolosa dell’incendio e il movente intimidatorio.
Il titolare dell’Impresa Lucenti – questo il nome dell’agenzia vittima dell’agguato -, ha fornito la propria testimonianza alle forze dell’ordine e ha postato un post social, nel quale ha affermato:
Buongiorno Ispica e ispicesi di buona volontà. Non pensavo di dover rivivere questa esperienza una seconda volta nella mia vita. Stanotte i malavitosi che risiedono nella nostra cittadina hanno dato alle fiamme i miei due furgoni parcheggiati in corso Duca degli Abruzzi. Affronteremo anche questa sfida
Le indagini sono in corso: gli inquirenti stanno lavorando per risalire all’identità di chi possa aver compiuto l’atto. Saranno decisive le immagini delle telecamere della zona, da cui potrebbero emergere importanti elementi per rintracciare i responsabili. Il titolare ha concluso il post dicendo:
Tengo a ringraziare la Radiomobile di Modica, i carabinieri di Ispica, i vigili del fuoco e il 118 per il celere soccorso e supporto. Ma soprattutto ringrazio gli ispicesi di buona volontà che continuano a sostenerci nel lavoro onesto, fatto di sudore ed integrità morale nel rispetto dei diritti degli uomini, degli animali e delle cose
Lucenti come Callipo: “Non cederò di un millimetro”
Un episodio non dissimile da quello avvenuto a Catanzaro, lo scorso 13 gennaio, dove l’impresa Callipo di Lamezia Terme ha dovuto affrontare le intimidazioni, provocate da alcuni spari contro un loro magazzino. L’azienda agroalimentare era sorvegliata da una guardia giurata al momento degli spari, che ha immediatamente allertato le forze dell’ordine.
Filippo Callipo, titolare dell’impresa che si occupa della lavorazione del tonno, ha dichiarato la sua fermezza a non cedere alle intimidazioni:
Non cedo di un millimetro, vado avanti sulla mia strada che mi porta a denunciare ogni tentativo di intimidazione alle forze dell’ordine